Domande(di Gianfranco La Grassa)
Dato il clima che si sta sempre più creando in occasioni come queste, non faccio commenti particolari agli ultimi, certo luttuosi, avvenimenti a Nassirya. Mi limito a tre piccole notazioni:
1) La madre di uno dei militari italiani uccisi dichiara, piangendo, che è comunque orgogliosa della morte fatta da suo figlio (immagino "in adempimento del suo dovere"). Mi sembra di essere tornato ragazzino, ho sentito ancora frasi come queste, e mi provocano un certo "disagio" (che sia perché mi riportano alla giovinezza?).
2) Rutelli e Fassino dichiarano che non vi sarà disimpegno dell’Italia, la quale non si farà certo dettare il suo calendario dal "terrorismo". Solo – essi affermano – muterà la natura militare della "occupazione" (pardon, della presenza) italiana in Irak; essa avrà scopi di assistenza civile. Forse anche qualcun altro – che tutti i sinistri aspiravano a buttare giù -ha sempre sostenuto questa tesi: che non si trattava di una missione di guerra, ma di pace; e contro le minacce del terrorismo. Forse ho capito male; i sinistri sono prevalentemente juventini o interisti, e volevano quindi, semplicemente, buttare giù il sostanziale presidente del Milan.
3) Prodi ha invece dichiarato che non cambiano i programmi dell’Unione; del resto, ha aggiunto, anche il Governo ancora in carica ha affermato che le truppe italiane verranno ritirate entro dicembre. Non ho quindi capito bene la differenza tra i suddetti programmi unionisti e quelli dei precedenti governanti. Eppure c’è stata battaglia "all’ultimo voto" e con una percentuale di votanti da record. Non sarà mica il caso di pensare che forse ci sono davvero molti "coglioni"? Ovviamente, non da una parte sola, anzi equamente distribuiti. Ma è solo un interrogativo che mi sono posto.
glg