EPPUR SI MUOVE (un po’ per ridere)
Eppur si muove. Il piccolo establishment riunito nel patto di sindacato della RCS, che accorpa in perfida alleanza i capitani “poco coraggiosi” che comandano questo “povero paese”, si prepara a qualche colpo di mano e di coda. Tronchetti-Provera sa di essere nel mirino di Carlo De Benedetti ma anche di Prodi. Sbraita, si muove e poi temporeggia. R. Murdoch gli tende la viscida mano, gli offre protezione prima che qualcuno s’immagini una scalata e lo estrometta dalla sua Telecom. Questa è l’epoca della finanza di “sinistra, (di Bazoli e di De Benedetti)che spalanca il sacco dei desideri per raccattare tutto il possibile grazie anche a Babbo Natale Prodi, il quale accontenta i suoi mentori senza bisogno di ricevere letterine affettuose. Si salvi chi può, cioè si salvino i più ricchi e i più astuti mentre il popolo sonnolente continui pure a scornarsi sull’importanza logistica (oltre che fisiologica) di evacuare andando al cesso (che notoriamente è sempre in fondo a destra) o di trangugiare “il mortadella” (che altrettanto notoriamente è, invece, di sinistra). Come dire il processo nelle sue due varianti, da valle a monte o viceversa. Il risultato? Sempre la stessa merda!
La sinistra degli spettri comunisti ha scelto i suoi condottieri in carne ed ossa: Bazoli, De Benedetti, Montezemolo e il burocrate Prodi. Mentre i vili scudieri, cioè una pletora rincoglionita di militanti Ds e di radical-chic rifondaroli, s’affrettano a sgombrare la sentina dai liquami maleodoranti, prima che l’olezzo arrivi al popolo ignaro del suo tremendo destino. E così Gennaro Migliore si sbigottisce sul voto contrario di 4 deputati del suo partito sul rifinanziamento delle missioni di guerra, mentre il suo più prosaico segretario Giordano promette vendetta ed espulsioni. Bravo Giordano! Bisogna fare analisi concreta della situazione concreta, il partito si fonda sulle epurazioni come ricordava Lassalle a Marx.
A destra sono in sfaldamento, l’assenza di potere evoca il potere perduto e grossi mal di pancia. Si stava così bene in alto. E così fate largo, tutti insieme appassionatamente prendiamo l’aspirina della Grosse Koalition. Venite siore e siori! Accorrete allo spettacolo insulso dei nani e delle ballerine della mega alleanza sinistra-centro-destra! Insomma pure il cortigiano Feltri si è incazzato su “Libero” per tal deriva da inetti.
Questa volta ridiamo noi poveretti finalmente, ci gustiamo lo spettacolo della lotta per il potere sperando che, alla fine, restino tutti sul selciato. Primo incontro: Bazoli contro Profumo, pum! Spiaccicati al suolo. Secondo incontro: Tronchetti_Provera contro De Benedetti, pum! Pochi brandelli per i familiari. Montezemolo contro Benetton, pum! Scampoli di roba per terra. E poi via così anche per gli altri: Prodi, Berlusconi, Fassino, Bertinotti, Casini, Rutelli. D’Alema no! Per D’Alema abbiamo qualcosa di meglio, è troppo sottile per finire come gli altri. Per lui un bel viaggio in barca a vela verso la Serbia, ospite dei parenti incazzati di Milosevic, ai quali ovviamente dovrà far digerire la frottola della pulizia etnica contro i Kossovari. Eppur si muove dicevo all’inizio, i dominanti si azzuffano e questa è una buona notizia, speriamo solo che non finisca come prevede l’etichetta dell’italico costume: a tarallucci e vino.