PER UN PUGNO DI EURO (di Mauro Tozzato)

Se guardiamo alle prospettive riguardanti le prossime modifiche della finanziaria 2007 anche La Grassa può apparire, per certi versi, troppo ottimista: <<D’altra parte, dopo aver sgrassato il presunto ceto medio, prima o poi si dovrà arrivare anche al lavoro dipendente, e perfino ai suoi strati medio-bassi, di cui ridurre infine il salario differito (pensioni) e quello “indiretto” (assistenza sanitaria). Ma ogni cosa a suo tempo!>>

In effetti se guardiamo e guarderemo all’IRPEF nazionale, grazie anche alla “clausola di salvaguardia”, i lavoratori dipendenti e i pensionati recupereranno qualche euro rispetto all’anno scorso, però i tagli agli enti locali ( con relativo aumento di ICI, TIA ecc.), l’aumento dell’IRPEF comunale e regionale, la truffa ormai svelata dell’inesistente (per i lavoratori) cuneo fiscale, il mancato “annoso” recupero del fiscal drag, stringeranno al collo il lavoro dipendente medio-basso già da adesso.

Per quanto riguarda il salario differito, ci rendiamo conto  (sì penso che ce ne rendiamo conto!! Ma come mai non urliamo?) che per avere comunque una pensione miserabile la maggior parte dei lavoratori dovrà rinunciare al TFR ? Ci ritroveremo a 65 anni con un “trattamento di quiescenza”

pari mediamente al 60% di quello attuale e senza nemmeno un centesimo di quella liquidazione che magari in un momento critico della nostra vita ci permetteva , almeno parzialmente, di rimediare a qualche problema, di far quadrare qualche conto.

Ma allora anche i toni che dovremmo usare nei confronti di questo governo (di questa frazione dei dominanti) dovrebbe essere più duro di quello di La Grassa che già scandalizza qualche anima pia!?

Definire prioritario l’obiettivo dello sviluppo del sistema-paese italiano può creare disorientamento

in una visione schematica, bisognosa di un ancoraggio immediato, ma riprendendo la tesi di Ilic

durante la Grande Guerra, apparentemente opposta,  è necessario comprendere che la crescita delle contraddizioni nello sviluppo geoeconomico internazionale dipende dall’aumento del dislivello, in forma improvvisa, tra le varie tendenze egemoniche.

Nel primo Novecento la guerra creò questo “sbalzo di pressione arteriosa”, oggi forse saranno alcuni paesi a creare “pietre d’inciampo”, lacerazioni nelle sfere d’influenza, redistribuzione delle quote di mercato mondiali.

 

                    30.10.2006