Mi sembra giusto ricorrere anche alla poesia per illustrare la pochezza dell’epoca in cui viviamo, ma che non è certo l’unica né sarà l’ultima. In fondo, il capitalismo ha connotati “sempreverdi” e sempre verminosi.

Quello americano è il peggiore tra gli imperialismi del mondo e di tutti i tempi; proprio per questo, negli USA si trovano anche coloro che meglio colgono, sia pure in senso morale, le caratteristiche negative dell’attuale società. Propongo, tanto per cambiare, una bella poesia dalla “Antologia di Spoon River” di Masters (scritta intorno al 1915; eppure i suoi versi sono molto attuali). Gianfranco La Grassa, 01.05.07

 

“Voi credete che le odi e i sermoni,

e lo squillo delle campane

e il sangue dei vecchi e dei giovani

martirizzati per la verità che vedevano

con occhi resi lucenti dalla fede in Dio,

abbiano compiuto le grandi riforme del mondo?

Credete che l’Inno di Guerra della Repubblica

si sarebbe udito se lo schiavo

avesse servito al dominio del dollaro,

a dispetto della mondatrice Whiney[1],

e il vapore e i laminatoi e il ferro

e i telegrafi e il libero lavoro bianco?

Credete che Daisy Fraser[2] sarebbe stata cacciata e sfrattata

se la fabbrica di scatolame non avesse avuto bisogno

della sua casetta e del suo podere?

O credete che la stanza da gioco

di Johnnie Taylor e il bar di Burchard

sarebbero stati chiusi se il denaro perduto

e speso per la birra non fosse andato a finire,

chiudendoli, a Thomas Rhodes,[3]

a un maggiore smercio di scarpe e coperte,

e mantelli per i bimbi e culle di quercia?

Ecco, una verità morale è un dente vuoto

che va otturato con l’oro.”

 

1 Macchina per mondare il cotone e che, dopo la guerra civile, sostituì gli schiavi impiegati negli Stati del Sud.

2 Uno dei personaggi di “Spoon River”; una povera donna che “faceva la vita” e passava per la strada “tra ammicchi e sorrisi”; ma che si era messo così da parte un piccolo gruzzolo ed acquistato un podere con casa.

3 Tutti personaggi di questa modesta cittadina americana, che riflette nel suo minimo Universo tutte le caratteristiche del capitalismo: “libera” concorrenza (legata alla corruzione dei poteri), centralizzazione dei capitali con espropriazione dei piccoli produttori di merci. Thomas Rhodes è appunto il “riccone” del luogo che dominava la situazione.