AUGURI DA TUTTO IL SITO E LETTERINA A BABBO NATALE

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IN QUESTI GIORNI CI SAREMO AD INTERMITTENZA PER VIA DELLE FESTE. PUBBLICHEREMO QUALCOSA MA NON CON LA SOLITA REGOLARITA’. AUGURI A TUTTI I LETTORI E SIMPATIZZANTI E BUON ANNO NUOVO.

Caro Babbo Natale,
quest’anno vorremmo chiederti un grande regalo . Donaci l’Italia, sovrana, fiera ed indipendente. Offricela come strenna ma ben ripulita dai parassiti, dai panciafichisti, dai ruffiani e dai ladroni che l’hanno insozzata ed infamata, peggio di una latrina. Esprimiamo questo desiderio, nostro caro Babbo Natale, pur sapendo che non trasporti carbone, tu che vuoi bene agli adulti ed ai bambini, e mai li puniresti con i resti di una nazione priva di aspirazione, di una popolazione divorata nel portafoglio e nell’anima da iene di governo e da sciacalli della finanza che s’ingrassano la panza con la nostra tolleranza.
Caro Babbo Natale che sei anche Santo Nicolino, disinfetta questo povero Paesino svenduto per un nichelino, che non arriva alla fine del mese e vive sulle spese, che s’impicca sulle insegne del credito e crepa sotto le panche del discredito di chi la governa svergognandola e la copre di vergogna sgovernandola, che si sottopone ai trattati degli schiavi e sfugge ai suoi doveri normali, che piega il capo di fronte alle minacce moltiplicando le figuracce, che si fa comandare dall’ultimo venuto mentre il primo non ha ancora terminato di umiliarla e batterla come una baldracca.
Babbo Natale, lo sappiamo, è quasi impossibile che tutto ciò si avveri, ma dacci almeno un segnale del tuo interessamento in fieri, una traccia di sostegno e di condono, contro i giorni dell’abbandono. Forse in lontananza, verso il firmamento, lasciaci intravedere la sagoma di una schiera di condottieri, senza grillini e diritti umani per la testa, venirci incontro, anche a dorso di mulo, per prenderli tutti a calci in culo. Scusa la volgarità papa noel, non volevamo dire né grillini né diritti umani, ma qui ormai prudono davvero le mani.
Siamo alla canna del gas ma ti aspettiamo ugualmente vicino al caminetto spento. Anche la legna costa ormai troppo e quella che ci resta vorremo usarla a mo’ di randello per fracassare il cranio a chi ha causato questo bordello. Non sappiamo ancora da dove cominciare, perché la devastazione è generale, ma abbiamo capito come dovrà andare a finire se non vogliamo scomparire dalla faccia del Continente, ridotto a feccia di predatori e di furfanti.
Ti ringraziamo per l’attenzione ed anche per il forcone, nostro buon Babbo Natale, ma ci vorrà ben altro per sbarazzarsi dei fetenti che stanno facendo chiudere i battenti alla nostra Repubblica. Se puoi, comunque, comincia a far piazza pulita dall’alto che proprio lì c’è qualcuno che si è montato la testa ed ha indossato una corona a stelle e strisce, autonominandosi Re delle sciagure e delle sinecure.
Salutandoti affettuosamente ed augurandoti buon lavoro ci permettiamo di chiederti l’ultima piccola cortesia, appena un po’ personale. Tu vieni sempre a portare ma per una volta ti chiediamo di venire a prendere, che tanto non ti costa niente. Hai un sacco bello grosso per metterci dentro quelli che si fanno chiamare filosofi e pensatori ma sono, soprattutto, imbonitori? C’è un gruppo ben nutrito di questi affabulatori che dovresti toglierci dai coglioni. Impediscono alla gente di ragionare seriamente e la disperdono equivocamente dietro certe scemenze comunitaristiche, umanistiche, decrescistiche, economicistiche che sono soltanto l’altra faccia delle loro bramosie opportunistiche.
Così chiudiamo, caro babbo Natale, e ci congediamo speranzosi.
Ps. L’anno scorso la letterina è tornata indietro. Hai cambiato indirizzo o anche tu sei passato all’astensionismo?