Su Grillo e i grillini di L. Polastri
I lettori del blog mi dovranno perdonare, ho già scritto in qualche post che i miei interventi sono basati su poca teoria politica e molto sul vissuto reale e quando dico così vuol dire che ho provato sulla mia pelle cosa vuol dire. Vattimo. Il filosofo torinese se l’è presa quando Grillo quando lo ha definito incandidabile. Lui si è stupito perché è un No Tav e per assonanza, poiché il M5S è contrario alla Parigi Lione doveva essere quanto meno presa in considerazione la sua candidatura. Furbo il vecchietto. E’ saltato sempre sul carro del vincitore di turno, come fece quando saltò sulla carovana di Di Pietro ed ancor prima nei DS. Ora ha fiutato l’affare e spera di arrotondare con i 20.000 euro da eurodeputato. Piacerebbe anche a me fare il filosofo così!
Del resto a ben vedere il suo ragionamento non fa una grinza e lo posso confermare personalmente. Almeno la metà dell’elettorato del movimento di Grillo è costituito da No tav, girotondini, agnolettiani, popolo viola e via dicendo. Lo posso affermare perché l’ho visto nella circoscrizione nella quel è stato eletto il filiforme Crimi. Mi sono iscritto quando il movimento era sul nascere e alla prima riunione sembrava di essere nel paese dell’utopia. Uno voleva piantare qua e là nelle campagne delle antenne Wi Fi per rendere gratuita la connessione, un altro aveva concepito la “decrescita felice” nel seguente modo: non buttare ciò che si scarta in casa (dalle vecchie scarpe al televisore anni 60) e darlo a chi dicevano a loro, un altro ancora aveva messo un vecchio pannello solare nel giardino e ci scaldava l’acqua per la doccia e via di questo passo. Uno spasso. Comunque una cosa faceva imbestialire tutti: Berlusconi. Queste persone senza idee proprie, burattini di Grillo,si infuriavano non appena sentivano parlare di Berlusconi. Urla, schiamazzi, spiriti di vendetta personale e via di questo passo.
Altro totem era la rete. La rete era la verità indiscussa, tutti dovevano essere in rete, il loro padrone gli aveva detto così e loro giù a testa bassa. A distanza di tempo, nonostante la vittoria elettorale per chiara inettitudine della controparte mi fanno veramente ridere e ancor più chi li ha eletti sotto la spinta della disperazione. Sono persone che non solo non hanno idee ma sono anche molto indecise. Abbiamo visto tutti le figuracce di Crimi e della ex baby sitter. Del resto Grillo li voleva così, molto devoti. L’ultima idiozia è stato indire un referendum via internet. Mi chiedo: me se una persona ha 70 anni e non è così avvezza come i ragazzini del M5S alla tecnologia voleva dire la sua…niente è stato tagliato fuori. Hanno fatto il primo passo falso che spero li porterà alla loro dissoluzione: sostenere l’abolizione del reato di clandestinità. Sì perché un buon 10% a Grillo l’ha portato la Lega, che rubando a man bassa, si è segata con le proprie mani. Ma la Lega non è finita…ne riparleremo.