LA CRISI IN ATTO di G. Duchini

euro

 

Alla radice della spaventosa crisi che stiamo vivendo, con la recessione in atto, c’è una creazione di sviluppo di denaro fittizio e di attività finanziarie spinte oltre ogni limite che hanno contratto enormemente la produzione fino ad arrivare alla deflazione. Il singolare processo di creazione di denaro dal nulla – sia con la concessione di credito sia per mezzo della gigantesca diffusione di titoli totalmente separati dall’economia reale, quali sono i “derivati” – ha prodotto una nuova forma di moneta che ha letteralmente invaso il mondo, fino al punto che è impossibile stabilire quanto sia il denaro in circolazione.

Fatta eccezione delle Banche Centrali che per finalità istituzionali possono creare danaro contante e metterlo in circolazione, il denaro creato dal nulla è rappresentato essenzialmente dal denaro creato dalle Banche Private americane in primis e a seguire dalle Banche Private europee: tali banche concedono crediti e confezionano titoli ( complessivamente si tratta di derivati) “ad alta ingegneria finanziaria”.

Rimane sottile la distinzione tra pubbliche e private perché tale fenomeno si allunga in una interpretazione dove i dirigenti bancari sono di nomina politica con ruoli intercambiabili. La creazione di denaro dal nulla è voluta dagli stati per far fronte alla crisi in atto il cui fine ultimo è quello di perseguire il drenaggio delle risorse dal basso verso l’alto.  I governanti Ue hanno proseguito, senza troppi ostacoli, su questa strada cercando di camuffare la crisi come se essa fosse prodotta da un debito smisurato degli Stati provocato dall’eccessiva spesa sociale (Welfare).

Oltre alla semplice creazione di denaro dal nulla, c’è il cosiddetto “autoritarismo emergenziale” che viene svolto da ristretti organi centrali formati dai Capi di governo e dalla Commissione europea, a parte quanto spetta alla Bce.

Le misure da intraprendere sono poi messe a punto dalla Troika, ovvero dalla Commissione, dalla Bce, sotto la vigilanza del Fmi(Fondo monetario internazionale) di emanazione Usa, e poi inviate ai Parlamenti europei per l’approvazione.

Così è successo per tutti i documenti miranti allo smantellamento dello stato sociale nel cosiddetto “patto fiscale” ovvero nel “Trattato sulla Stabilità” per la creazione del Meccanismo europeo di stabilità. Tale approvazione viene richiesta dall’Europa e i Parlamenti obbediscono.

Un processo guidato a livello Ue da poche dozzine di persone di stretta osservanza Usa con l’unico effetto di svuotare la cosiddetta democrazia rimasta in Europa. Lo stesso Trattato della Ue con il suo concreto   esercizio della democrazia viene completamente aggirato sotto il profilo legale e costituzionale dall’autoritarismo dei governi e della Troika di Bruxelles; una minaccia che incombe su tutti i cittadini della Ue, e ripetuta giorno per giorno da tutti i media con un martellamento continuo e sino a toni di inusitata violenza.

Qui però dobbiamo fare un breve detour storico su questa creazione di denaro dal nulla. Premesso che non c’è alcuno intrinseco parassitismo finanziario in nessuna fase della complessa evoluzione spazio-temporale di questa forma sociale degli strateghi del Capitale Usa.

Si devono analizzare le strategie di conflitto tra i gruppi di agenti dominanti nelle tre sfere sociali (imprese, organismi politici e statali, ideologici culturali) tenendo presente quanto segue: a) ognuna di esse, in qualsiasi sfera sociale si svolga, è una politica; b) l’impiego dello strumento monetario per qualsivoglia politica è ineliminabile, e perciò coadiuva soltanto il conseguimento della potenza che è il mezzo decisivo per l’assunzione di una supremazia.

 

GIANNI DUCHINI ottobre ‘14