Biografia e bibliografia di Gianfranco La Grassa
BIOGRAFIA E BIBLIOGRAFIA DI GIANFRANCO LA GRASSA
Gianfranco La Grassa nasce a Conegliano (TV). Dopo gli studi superiori, lavora nell’azienda paterna per cinque anni. Poi si iscrive ad Economia a Parma e si laurea con il massimo dei voti e lode discutendo una tesi su “Modelli di sviluppo economico e dualismo in una economia”, che poi conseguirà un premio “Libera iniziativa” consegnato in Campidoglio a Roma dal Ministro della Pubblica Istruzione. Laureatosi, segue il suo Maestro Antonio Pesenti (vedi Wikipedia) di cui diventa assistente (di Economia politica) a Pisa (Facoltà di Giurisprudenza). Nel 1965 segue un corso di specializzazione alla Svimez (allora diretta da Pasquale Saraceno, vicepresidente dell’IRI). Nel 1970-71 segue i corsi di Charles Bettelheim (il suo Maestro francese) all’Ecole Pratique des Hautes Etudes (a Parigi) incentrati sul calcolo economico e forme sociali di produzione. Se si legge su Wikipedia la voce molto particolareggiata su questo che è stato uno dei maggiori economisti marxisti del ‘900 si leggerà: <<Tra coloro che furono influenzati dalle sue teorie vi è l’economista marxista italiano Gianfranco La Grassa>> e come ultima riga: <<Tra gli italiani, Gianfranco La Grassa è considerato il suo maggiore allievo>>. Con Bettelheim La Grassa segue anche la scuola althusseriana, di cui diverrà uno dei principali seguaci in Italia per molti anni.
Morto Pesenti nel 1973, prende l’incarico di Economia politica a Pisa e poi diviene professore associato. Nel 1979 si sposta a Venezia sempre insegnando la sua materia al Corso di Laurea in Storia (Facoltà di Lettere e Filosofia) e lì rimane fino alla pensione. Vicino al Partito Comunista Italiano fino alla metà degli anni ’60, se ne allontana per contrasti politici e teorici, approdando alla galassia dei gruppi marxisti-leninisti, di cui fa parte in maniera non organica e se ne allontana in pratica negli anni’70 e inizio ’80. Partecipa invece a numerose iniziative politico-culturali e pubblicazioni varie. Si ricordano le riviste “Metamorfosi” e “Lineamenti”. Nei primi anni ’80 collabora con vari marxisti importanti alla pubblicazione di alcuni volumi con la Feltrinelli. Nel 1983 nasce il “Centro Studi di Materialismo Storico”, sponsorizzato da un amico, che dura una decina d’anni. Nel contempo nasce a Mestre il “Seminario sulle Dinamiche sociali”, durato più o meno lo stesso periodo di tempo. Nella prima metà anni ’90 partecipa alle “Riunioni delle riviste marxiste”, iniziativa diretta da Giuseppe Prestipino con numerosa partecipazione. Nella seconda metà di quel decennio, con Costanzo Preve, tiene dei seminari estivi (tenuti a luglio) organizzati dal Punto Rosso di Milano a Carrara.
Ha scritto parecchie decine di saggi (alcuni collettanei) pubblicati con le più importanti case editrici italiane: Editori Riuniti, Feltrinelli, Dedalo, ManifestoLibri, Mimesis. Ha avuto traduzioni in varie lingue.
Negli anni ’90 avviene la sua svolta scientifica, dal marxismo, di cui non è stato mai pensatore dogmatico, alla teoria degli agenti strategici e della conflittualità interdominanti, quale paradigma principale per interpretare l’evoluzione della società capitalistica.La Grassa ritiene, contrariamente alla maggior parte delle scuole economiche, filosofiche e sociologiche, che l’elemento più generale da cui partire, nell’interpretazione dei fatti sociali e quindi del mondo in cui siamo inseriti e agiamo, sia lo squilibrio sempre immanente nel flusso della realtà che trasforma incessantemente le costruzioni umane, in ogni settore collettivo, spingendole verso una inestinguibile conflittualità e precarietà. La politica, intesa come serie di mosse strategiche, è allora il mezzo attraverso il quale i soggetti agenti, trascinati da questa inesauribile forza squilibrante, tentano di stabilizzare il campo d’azione sociale per primeggiare (sempre sospinti dal conflitto) su altri gruppi già consolidati o concorrenti allo stesso obiettivo, in ogni sfera collettiva.
BIBLIOGRAFIA
La Bibliografia non è completa; almeno una decina di volumi (tra individuali e collettanei), e forse più, mancano. E le date di edizione sono in buona parte, ma non tutte, giuste. Mancano poi le centinaia e centinaia di articoli in non so quante riviste e giornali;e tutto ciò che ho scritto, anche di teorico, in facebook. La voce che troverete in Wikipedia non è aggiornata né come note biografiche né come bibliografia. Fra l’altro io sono di completa origine sicula, sono l’unico della famiglia nato a Conegliano Veneto. La linea paterna è di Trapani, quella materna di Agrigento.