CHE MEDIOCRI! di GLG

gianfranco

 

 

Salvini e la Meloni hanno delle “melone” (testone in veneto) di autentica pietra durissima, che non si lascia penetrare da barlumi di buon senso se non di intelligenza. Hanno sopportato calci e sputi da Berlusconi e, di fatto, sono passati dalla parte del torto come fossero loro ad affossare una solida unione delle opposizioni di “destra”. Hanno continuato a dire ad intermittenza e solo a mezza bocca la verità – la complicità governativa del “nano d’Arcore” – quando hanno ricevuto i colpi più duri. Così la popolazione, mai informata di nulla di essenziale, ha pensato solo a ripicche, a scatti di nervi. E il “nano” si è permesso tutte le giravolte, come quelle incredibili di Roma (appoggio incondizionato e irrinunciabile a Bertolaso per poi cambiare candidato appena gli è parso opportuno), senza di fatto pagare nulla. Adesso, pur non credendo a sondaggi ben manipolati, si ha la netta impressione che F.I. non andrà troppo male e magari i suoi candidati (a Milano Parisi, candidato unico delle “destre”, è stato scelto dal berlusca) faranno un’ottima figura, mentre quelli degli altri due partiti sono un po’ in affanno. A Roma la Meloni rischia di perdere il ballottaggio e a Milano la lista di FdI potrebbe addirittura essere esclusa dalle elezioni.

Sarebbe stato indispensabile rifare bene la storia degli ultimi 5 anni, a partire – lo ripeto per la millesima volta – dagli “scambi” tra Berlusconi e Obama a Deauville al G8 del maggio 2011. C’è stato il reale tradimento di Gheddafi da parte del primo, che poi si permise vigliaccamente e disgustosamente, a fattacci avvenuti, di pronunciare: “sic transit gloria mundi”. Già dalla metà di quell’anno cominciarono tutte le manovre per sostituirlo con Monti e si prepararono l’innalzamento dello spread e le varie crisi di Borsa, per convincere la popolazione della crisi in atto e della necessità del ricambio senza nemmeno adombrare un possibile voto elettorale. E solo due anni più tardi, i giornali berlusconiani hanno cominciato a dire la verità sullo spread, ecc. E anche dopo Monti, Napolitano – facendosi pure rieleggere con il consenso del “nano” – continuò nella sua opera in quanto rappresentante degli interessi americani, con semplici brontolii da parte di chi aveva in realtà accettato la manovra “sostitutiva”.

Tutto questo non viene minimamente ricordato dalle “melone di pietra”. E quando brontolano con battute da “vecchie comari” impermalosite, al massino accennano bofonchiando agli interessi aziendali del berlusca. In realtà, ci sono anche questi, ma sono secondari; il problema è l’essersi inginocchiato davanti ad Obama e aver accettato di non infastidirlo più con la presunta “amicizia” verso Putin; consentita però ancora, in quanto pura facciata, dall’Amministrazione statunitense. E va chiarito un altro punto decisivo. Berlusconi non è complice, mascherato, di Renzi (perché lo sentirebbe non troppo lontano al suo modo di sentire la politica). E’ complice, con le opportune dichiarazioni di disaccordo, di tutte le operazioni condotte dai vertici Usa, ivi compresa, lo ribadisco, l’aggressione alla Libia; e poi, certamente, delle svariate giravolte impresse alla politica italiana. E se un domani Renzi, un po’ in difficoltà, venisse cambiato per “interessamento” degli americani, il “nano” si adatterebbe pur sempre alla nuova bisogna. E ancora con brontolii per le vessazioni subite, con qualche critica della “sua” stampa nei confronti di alcune mosse della politica Usa, ecc.

Tutto ciò doveva essere spiegato adeguatamente alla popolazione italiana dalle “melone” di cui sopra. Invece niente. Di conseguenza, sarà un miracolo se il “nano” non uscirà indenne o perfino rafforzato dalle prossime elezioni amministrative; e se F.I. prenderà infine la solenne batosta che merita. Temo accadrà invece tutto il contrario; e perciò proseguirà questa sotterranea complicità berlusconiana, con il prolungarsi della stagione governativa di Renzi; o comunque di uno a lui simile se gli Stati Uniti dovessero decidere di sostituirlo. Speriamo di no, speriamo che la popolazione contraria a Renzi comprenda quale losco gioco politico svolga ormai da anni l’individuo, condannato dai dementi semicolti “di sinistra” soprattutto per i festini con giovani ragazze. Teste di minchia ci circondano da ogni parte. Sarà un miracolo se non verranno prodotti danni irreparabili.