CI FOSSE ALMENO UNA SERIA OPPOSIZIONE, di GLG

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lagIl forzaitaliota “Il Giornale” si è messo a fare campagna su come si vive male a Parma, città con sindaco “5 stelle”. E conclude avvertendo i romani cosa accadrebbe loro se sindaco diventasse la Raggi. Ho studiato a Parma, ci sono tornato di continuo. Per la verità adesso vi manco da 3-4 anni. Ho però molti amici laggiù e tutti mi assicurano che la città è bella e vivibile come sempre (e come sempre la ricordo io). Quindi, ancora una volta si constata che F.I. (seguendo del resto il suo leader) fa campagna per il Pd laddove non è in ballottaggio. Sono del resto convinto che, anche se fosse arrivata seconda la Meloni, i forzaitalioti sarebbero stati molto timidi nell’appoggiarla, avrebbero fatto capire che non potevano proprio farne a meno, ma insomma …… La complicità di questi segugi, al servizio di una governabilità comunque obbediente agli Stati Uniti, è ormai di una evidenza solare per chi capisce almeno un briciolo di politica.

Tenuto conto di questo, e ribadendo che l’unica reale soluzione per l’Italia non nascerà dal voto, se proprio su questo errore si vuole insistere, bisognerebbe per lo meno lavorare alla formazione di un’autentica coalizione di opposizione tra i 5 stelle, Lega e Fdi, con calci nei denti a F.I., elemento di sola confusione da denunciare per opportunismo tutti i giorni e durante tutte le 24 ore. Si lascia al contrario correre (anche le dichiarazioni insultanti e derisorie della Mussolini) e si dice che, sì, nei ballottaggi tipo Roma o Torino si voterebbero i pentastellati. E per la verità simile dichiarazione l’ho sentita solo da Salvini; sarebbe invece necessaria una ben pubblicizzata riunione delle direzioni dei tre partiti di cui sopra, che indicasse un loro avvicinamento su alcuni punti fondamentali d’opposizione. Su uno in particolare: l’autonomia nazionale da porre quale primo obiettivo; il resto conseguirebbe.

Il fatto che Renzi possa essere in difficoltà – e forse meno di quanto si sostenga – non è la questione centrale per una seria opposizione. Questi può essere cambiato; e magari lo sarà qualora si riuscisse nell’intento di costruire il partitone detto “di centro” o “moderato”, che allora F.I. appoggerà più scopertamente, anzi probabilmente vi parteciperà. Fin d’ora, il principale obiettivo di un’opposizione tutta riunita (come minimo su questo punto) deve essere l’assoluta indipendenza italiana dalla politica statunitense; e tanto più se sarà clintoniana. Bisognerebbe assumere una posizione decisamente neutrale nel multipolarismo in gestazione e pretendere almeno il ridimensionamento della Nato, di cui andrebbe polemicamente ricordato che era un “patto difensivo” contro l’Urss, per cui non ha più alcuna ragione d’esistere. Sarebbe necessario dichiarare esplicitamente che non vi sarà più alcun appoggio dell’Italia alle svariate operazioni aggressive di quest’infausto organismo militare.

In regime “democratico” quanto dovremo attendere una simile svolta? Probabilmente a tempo indeterminato, pressoché “eterno”.