UN BUON SEGNO, di GLG

LAGRA2

 

 

Qui

 

Niente male questa lettera; ben descrive lo svolgimento di simili forme di lotta contro un potere, che invece si contribuisce a rinsaldare sempre più usando simili metodi da cani rabbiosi. Quello che qui viene scritto è esattamente (al 100%) ciò che poteva essere affermato nei confronti dei sessantottardi; e mi sembra che Pasolini l’abbia detto in forme forse un po’ diverse (non ricordo bene), ma non troppo dissimili. Del resto, a parte gli ottusi, abbrutiti, che si comportano in questo modo, siamo sicuri che qualcuno – proprio nell’ambito dei fottuti che sono adesso al governo di questo disastrato paese – non si adoperi affinché simili decerebrate manifestazioni di dissenso abbiano modo di scatenarsi? E proprio per far superare ai governanti momenti di difficoltà?

Mi sembra evidente che questa lettera non è stata affatto scritta da un semplice poliziotto qualsiasi. Non si offenda la “truppa”; non è questione di ritenerla composta di persone poco intelligenti e incapaci di pensare. Il fatto è che se fosse stata buttata giù di getto da qualcuno, che ha subito le violenze dei “giovanotti” qui citati, sarebbe una lettera un po’ più istintivamente rabbiosa e indignata. E’ invece, in realtà, molto ragionata; e si dice con sufficiente chiarezza dov’era situato il vero potere contro cui questi ottenebrati – e probabilmente manovrati da coloro che hanno la stessa lucida ragionevolezza degli autori di questa lettera (ma stando dall’altra parte) – manifestavano, accreditandolo invece come il punto di forza per assicurare la tranquillità ai “cittadini”, i quali quindi vengono così invitati a fornire a questo ignobile governo tutti i mezzi per togliere ogni libertà di opporsi alla vergogna delle sue basse operazioni di servilismo nei confronti della potenza, che vuol dominare il mondo e che oggi elegge il suo capo (solo nella forma) per conseguire tale scopo.

Chi ha scritto la lettera, che comunque viene diffusa da un organo della polizia, mi sembra avere abbastanza bene in testa chi ha il potere (subordinato allo straniero), che ci sta vessando. E se uno non è un abbrutito che, appunto, vede il dito e non la Luna da esso indicata – questo dice espressamente la lettera! – allora deve capire che in quest’ultima non viene affatto negata l’esistenza di reali motivi di malcontento, di disagio sempre più profondo di una buona parte della popolazione; disagio che andrà ancora crescendo, ma che deve essere convogliato da qualche forza, ancora inesistente, in grado di trovare nuove idee forza capaci di scagliare la vera e ragionevole indignazione contro gli schifosi esercitanti il potere dei servi e non quello di italiani padroni del loro destino.

Mi sbaglierò, ma questa lettera dimostra quanto sospetto da tempo (e spesso ho espresso tale sospetto): anche nei corpi addetti alla cosiddetta “sicurezza” ci sono settori – al momento magari minoritari (non conosco la situazione) – che hanno la consapevolezza di non stare servendo il potere giusto. E chi manovra i giovinastri delle manifestazioni violente lo sa e cerca quindi di mettere tali settori dotati di lucidità nella condizione di doverle reprimere e basta. Tuttavia, esprimendo comunque solidarietà e anche una certa ammirazione per i settori in questione, mi permetto di dire loro che dovrebbero costituire con più coraggio un punto di riferimento per chi oggi avverte quanto il nostro paese sia dominato da ambienti – non solo quelli dei politicanti da strapazzo capaci solo di servire, bensì anche quelli economici e industriali in specie (altro che la semplice finanza, maledetti imbroglioni che diffondete simili panzane) – che lo stanno conducendo ad essere una semplice pedina del gioco di coloro che vogliono dominare il mondo; essi pure ormai violenti e ottusi, ma ancora dotati di grande e pericolosa forza militare.

D’altra parte, mi rendo conto che chi è nella situazione di essere al servizio della “sicurezza” del paese (una sicurezza oggi del tutto prona allo straniero) ha bisogno di trovare interlocutori credibili per l’autonomia del paese. Non chi continua a pensare ai giochini elettorali, alle “maggioranze”, a prendersi i seggi nelle varie assemblee (dal Parlamento ai Consigli comunali), a farsi infilare in qualche buon posto delle varie amministrazioni (centrali o locali) o magari anche di importanti aziende, ad essere assunto nei giornali, in stazioni televisive, e via dicendo. Siamo quindi in una gran brutta situazione di stallo, un vero circolo vizioso che assicura il potere ai fetenti. In ogni caso, delle potenzialità ci sarebbero. E tali potenzialità esistono pure negli ambienti, che deficienti ottusi e violenti, manovrati da sporcaccioni dediti a straparlare del “potere alle masse” (esattamente la situazione del ’68, salvo pochi anche allora onesti), prendono di mira costringendoli a servire puntualmente gli attuali governanti/servi. SVEGLIAMOCI!