ANCORA PIÙ PERICOLOSO
http://www.ilgiornale.it/news/politica/renzi-perdente-e-gradasso-ammette-sconfitta-d-colpa-agli-1343901.html
E’ ancora più pericoloso di prima. Non per meriti suoi, non è “il grande dittatore”. Comanda per l’insipienza degli oppositori e perché al momento è sempre aiutato (e si fa aiutare come un buon servitore) dai centri di potere statunitensi convinti di vincere le elezioni presidenziali con la Clinton e per il momento in grossa difficoltà e forse disorientamento. Questi centri continuano comunque un gioco mai visto contro il presidente eletto (sia pure con metà popolazione a favore e metà contro), utilizzando fra l’altro i due principali Servizi Segreti con l’incredibile pubblicazione di notizie che dovrebbero essere del tutto riservate e che non sono minimamente provate. Renzi sicuramente opererà per restare pur sempre una pedina ossequiosa di chi avrà il potere oltreoceano; e tuttavia, come del resto la UE, non dovrebbe troncare i contatti con gli sconfitti che, nel caso fosse oggi eletto Trump (come penso), continueranno a operare pericolosamente quanto meno tentando di correggere l’impostazione fin qui dichiarata dal nuovo presidente. Entriamo sempre più nell’epoca multipolare, ricca di molteplici svolte e densa di incognite; e ciò avverrà pure se vi saranno “amichevoli” (e temporanei) accomodamenti tra i due principali avversari degli ultimi tempi: Usa e Russia.
In ogni caso, che Trump sia libero d’agire o invece ostacolato da potenti avversari, l’Italia non interessa più che tanto a Putin mentre sarà comunque considerata importante dagli Stati Uniti per certi “controlli d’area”. Se la Russia avesse ritenuto opportuno intrattenere rapporti stretti con noi, avrebbe risposto alla richiesta di aiuto fatta da Berlusconi quando corse, tutto solo, a Mosca nell’ottobre 2009. Invece, Putin evidentemente, pur rimanendo “amico” (ciò non costa nulla), chiarì che non poteva (o anche non gli interessava?) intervenire (con i suoi Servizi) per consentirci maggiore indipendenza dall’influenza americana. E così sappiamo bene come il “nano” si sia subito dopo “venduto” a Obama; da allora ha sempre funzionato come pedina complice dei governanti piddini fino al rapporto privilegiato, tenuto coperto ma senza nemmeno troppa cura, con Renzi. Quest’ultimo non è per nulla fatto fuori e tornerà presto; a meno che i centri di potere stranieri che lo controllano, al di là di tutte le sue “gradassate”, non trovino un sostituto migliore di lui (come servo intendo), cosa per il momento nemmeno all’orizzonte. Aspettiamoci il peggio del peggio.
PS Mi lascia quasi divertito vedere fior di oppositori che ragionano circa il miglior metodo elettorale per poter sviluppare la loro azione di irrisorio contrasto verso la maggioranza attuale; e poi, magari, come la Lega, si dichiarano favorevoli a quello preferito dal nemico n. 1, Renzi. Sembra non ci si ricordi che con il Mattarellum fu subito premiato uno dei peggiori personaggi della scena politica italiana; nel 1996 vinse le elezioni e divenne premier Prodi, quello che era fra l’altro stato presidente dell’IRI e aveva dato inizio al disfacimento del settore pubblico dell’economia. Poi nel ’98, sempre nella stessa legislatura, fu seguito da un altro “bel politico”, D’Alema, che si mise a disposizione di Clinton per aggredire la Serbia e realizzò successivamente l’“ottima” operazione di svendita della Telecom ai “capitani coraggiosi”, Gnutti e Colaninno, non certo ricopertisi di gloria come imprenditori. A parte tutto questo, l’unico mattarellum che dovrebbe piacere a certuni, se fossero oppositori interessati alle sorti d’Italia e non a qualche posticino ben remunerato, dovrebbe essere la mazza da baseball (per un uso magari un po’ diverso da quello sportivo).
Si fa finta di credere alla possibilità di liberarsi della dipendenza da altri “padroni”, molto lontani dall’Italia, scegliendo di depositare una scheda nell’urna, con quella scarsa conoscenza dei giochi politici in atto che è tipica del 95% almeno degli elettori. Se Renzi preferisce il mattarellum, non credo sia dovuto ad un improvviso attacco di masochismo. La si smetterà di giocare con ciò che non è nemmeno l’ombra lontana della “democrazia”? Almeno, il proporzionale consente un buon frazionamento dell’elettorato in base ai variabili umori di una popolazione ignara di quanto si sta svolgendo alle sue spalle per consentire a degli sfaticati e inetti di diventare deputati o senatori o consiglieri regionali o altro ancora al fine di godere di un buon stipendio. Il frazionamento dovuto al proporzionale assicura spesso quella “deliziosa” instabilità, che serve mirabilmente a mettere in luce quanto questa “democrazia” serva a porre ai vertici i più incapaci e i più interessati ai fatti propri e non a quelli del paese.