BASTA CON LE FREGNACCE DI CRETINI O FURFANTI, di GLG
http://www.corriere.it/esteri/17_febbraio_23/stati-uniti-trump-arsenale-nucleare-va-ampliato-b3f9a9f2-fa0a-11e6-9b43-a08eac6546a0.shtml
Come vedete, Trump vuole (ma perché deve, lo si capisca infine) rappresentare chi cerca il rafforzamento del proprio paese quale prima potenza mondiale. Ed è assolutamente giusto che sia così; solo degli sciocchi o dei furfanti possono parlare di pace e di “intesa fra i popoli”. I popoli non esistono, esistono solo gruppi in conflitto fra di loro. E piaccia o non piaccia, siamo ancora nell’epoca in cui tali gruppi si servono dei vari paesi dotati di apparati statali, che costituiscono lo strumento principe del conflitto per la supremazia. All’interno dei vari paesi ci sono gruppi in lotta per conquistarsi una posizione di preminenza nel controllo dello Stato. E poi, “al di sopra” sta il conflitto tra vari Stati per il predominio mondiale. I cretini o furfanti chiacchierano di organizzazioni transnazionali (e supernazionali) che dominano il mondo; e oggi è di moda supporre che si tratti di organizzazioni di carattere finanziario. C’è stato un tempo in cui si blaterava di una sorta di “classe media” cosmopolita, parlante inglese, che rappresentava l’humus del mondo.
Per fortuna, sta sempre più venendo al pettine il nodo del conflitto tra più gruppi per avere la prevalenza decisiva su scala più globale. Tuttavia, lo ripeto, alla fine ancor oggi si dovrà usare di questo “vecchio strumento” che è lo Stato per regolare i propri conti; ma per controllarlo ci sono gli altri “vecchi strumenti” del tipo dei partiti per conseguire la supremazia all’interno dei vari paesi e conquistarsi quindi l’uso dei principali apparati di Stato. E non vi è nemmeno dubbio che in questo conflitto “interno” intervengano spesso gruppi di paesi diversi (o di uno decisamente egemone), che di fatto ne asserviscono altri (e dunque i loro Stati) a sé; oggi però lo fanno non con vecchi metodi di aperto colonialismo (diretto o indiretto), ma con tutte le garanzie (puramente formali) di una indipendenza dei paesi subordinati. Tipico il caso degli Usa con la UE e le varie nazioni in questa rappresentate.
Dobbiamo ringraziare Trump (ma solo in quanto rappresenta certi nuclei dirigenti Usa) perché ci fa comprendere presto e senza tante “commedie” che tali nuclei semplicemente non erano convinti della strategia “obamiana” (cioè di altri nuclei dirigenti); le finalità sono però le stesse. Qualcuno si chiederà: perché allora tutto questo “astio” – esploso in forme così scoperte come mai prima negli Stati Uniti – nei confronti della nuova presidenza? Evidentemente, gli interessi in gioco per i gruppi battuti (per il momento) erano molto alti e la vittoria di Trump comporta probabilmente dei rovesciamenti di supremazia assai radicali, che sollecitano resistenze particolari e decisamente acute.
In ogni caso, o in una forma o nell’altra, con rallentamenti e con accelerazioni a seconda di differenti contingenze (non tutte prevedibili; anzi…..), si andrà verso un crescente multipolarismo che sfocerà infine, com’è sempre avvenuto da quanto esiste la società umana, in uno scannatoio generale, in grado di ridare vita a questo mondo un po’ smorto e soprattutto degradato a pratiche meschine e avvilenti, tipiche manifestazioni di un semplice disfacimento delle vere capacità aggressive – nutrite di pensiero, coraggio, decisione; e ovviamente di inganno, raggiro, intrappolamento – che sono le qualità precipue di quest’essere strano che è l’uomo. Si può quindi sperare che forse ci potrà essere una rinascita dell’umanità dopo parecchi decenni di deciso “appannamento” e perdita di vitalità; almeno nella nostra area detta “avanzata”. Non è un processo di sicura ripresa quello che ci aspetta. La decadenza potrebbe anche continuare. Diciamo che c’è una speranziella, ma è ancora troppo presto per fare previsioni dotate di qualche sicurezza.
Mi dispiace che comunque ho vissuto il periodo della decadenza. Tante speranze per un decennio o poco più e poi giù, sprofondati nella merda. Sono buono e quasi altruista e quindi auguro ai giovani di vedere una nuova “alba”. Potrei dire a loro: cercate comunque di svegliarvi. Sarebbe però abbastanza velleitario; si rinasce realmente quando le condizioni oggettive, le contraddizioni crescenti – che superano la volontà dei singoli e le determinano – ridanno slancio alle già sopra indicate qualità “migliori” degli umani. Altrimenti, si continuerà a languire e a dedicarsi alle pratiche che dilapidano ogni energia nell’abbrutimento e corruzione, con crescita esponenziale della possibilità che la società umana diventi una grande raccolta di amebe pronte a prendere ogni forma possibile e, alla fine, a sparire in un grande “brodo” di mille verdure marce. La nostra speranza è che si lotti ancora con durezza per prevalere. Basta con la merdosa menzogna della cooperazione, dell’abbraccio “fraterno”, che è solo un nome falso dato al generale incularsi. Brutti ipocriti, crepate; e gli altri rinascano e si battano.