Il metodo berlusconiano di servire i soliti poteri marci

gianfranco

15.05.2017

http://www.ilgiornale.it/…/renzi-fuori-controllo-attacca-de…

http://www.ilgiornale.it/…/quelle-cene-ligresti-tornare-sol…

ecco in modo mirabile la dimostrazione del metodo berlusconiano. Tentare di indebolire Renzi sostenendo che sta perdendo il proprio equilibrio di fronte alle difficoltà creategli dalla sua amata Boschi; e quindi sta dimostrando di non essere un politico del tutto affidabile, uno in grado di ben navigare quando s’alzano i marosi. Nello stesso tempo si rende ben palese che si è disposti a sputtanare De Bortoli, dando una mano all’“innervosito”. Il “nano”, insomma, vuol ribadire che la sua complicità è fondamentale affinché i difensori dell’europeismo della UE (che hanno inneggiato a Macron alle elezioni francesi) possano rimanere in sella; essi devono però accettare dei cambiamenti e soprattutto dare qualche ascolto ai personaggi ambigui e scivolosi come lui. In Francia, socialisti in disfatta e finti gollisti in forte calo hanno dovuto drasticamente porgere il potere ad uno “creato dal nulla”, che pure lui recita la parte della rifondazione e riforma europea, aderendo al famoso e ormai universale principio gattopardesco: tutto cambi per restare veramente com’è sempre stato (del successo di Macron si potrebbe proprio dire: destr-sinistr, “en marche”).
Qui in Italia, il crollo del vecchio personale filo-UE (organizzazione serva degli Usa) – personale costituito ad un certo punto dai post-piciisti, i migliori servi di sempre e di ogni dove – è avvenuto, in un certo senso, per “rottamazione” interna del Pd. Non c’è quindi alcun bisogno di affidare a personaggi nuovi, privi d’ogni passato, la servitù tipica dell’ultimo quarto di secolo, cioè dopo il crollo “socialistico” e il passaggio al predominio americano anche dell’Europa orientale. Tuttavia, ci sono difficoltà per il “rottamatore”; e queste sono anzi in aumento perché, per il momento almeno, la neopresidenza Usa sta impiegando una nuova strategia, quella dell’imprevedibilità, che mette tutti in disequilibrio e incertezza. A questo punto, diventa piuttosto utile per sostenere i servi europeisti italiani l’appoggio del “nano”. Il quale deve non soltanto evitare di sparire ma anzi rafforzarsi un po’, creando scompiglio in quella “destra” (detta populista) che cerca di sparigliare le carte; tuttavia, con notevole miopia politica perché vorrebbe combattere l’europeismo servile senza attaccare a fondo il suo “padrone” americano, anzi cercando la benevolenza sia degli Stati Uniti che della Russia, politica di cortissimo respiro nel multipolarismo in accentuazione.
Se si va avanti così il punto d’arrivo è certo: qualche rafforzamento di F.I., gioco sempre più facile per Berlusconi nell’assestare i suoi colpi in modo da non favorire troppo Renzi, ma impedire che venga battuto. A lui va soltanto bene un Pd in difficoltà e bisognoso della sua complicità per restare al comando. Tutti sembrano favorire questo sporco gioco; non per scelta in questa direzione, ma per ottusità vera e opportunismo elettoralistico, per avere qualche gruzzoletto di voti da spendere per i propri interessi spesso magari personali. Nella Lega (vedremo come finirà oggi) c’è un Maroni che si sbraca in favore del berlusca e ha manifestato soddisfazione per il risultato francese; e il doppiogiochista ha ricambiato caldeggiando pienamente una rielezione del governatore lombardo. E Bossi minaccia di andarsene dalla Lega, in specie se resta e vince troppo robustamente Salvini.
Ripeto che tutto mi sembra ormai molto chiaro in questo paese completamente allo sbando. Si vuole almeno cominciare a rialzarsi? Si deve attaccare senza mezze misure questa “anguilla” che sguscia da tutti i lati. Si denunci, si faccia un preciso elenco di tutte le sue nefandezze degli ultimi sei anni. Si elimini questo vero serpente velenoso e si vedrà in una certa difficoltà pure Renzi e, in genere, il Pd. Altrimenti, ammesso che si voti fra un anno, vedremo realizzarsi il disegno del “nanetto”, il peggiore per le sorti del paese.

PS 1. http://www.ilgiornale.it/…/berlusconi-lepenismo-nessuna-pos…
Lo vedo adesso; ormai si svela sempre più. Evidentemente gli stanno chiedendo di aprirsi più scopertamente, i tempi si accorciano. Addosso al nuovo “Badoglio”

Ps 2.

Salvini vince con l’82,7% dei voti. Ma Bossi lo attacca: ‘Valuterò se andarmene dal Carroccio'”. Se non se ne va lui lo caccino fuori a pedate, ormai è una cariatide e un elemento che tuba con il “nano”. E mandino affanculo anche Maroni, altro individuo inaffidabile ed “europeista”.