GLI INFAMI EUROPEI E LE LORO BALLE, di GLG

gianfranco

 

 

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due mesi fa era diminuita quella giovanile e aumentata quella tra gli anzianotti. Adesso aumenta questa ed è stabile l’altra. Magari non si dice che la disoccupazione giovanile aumenta nel suo lato a tempo determinato, il che significa che il precariato diventa più “stabile”. Non nel senso del lavoro, ma proprio nella difficoltà di trovarlo; e sempre con mansioni inferiori al titolo di studio conseguito e, credo, anche rispetto alle capacità già acquisite. In ogni caso, l’agente americano alla BCE ci assicura che la crisi è passata. Proprio come quella del 1873-96 che si annunciava superata ogni pochi anni. E quando fu considerata superata, aprì le “danze” guerresche delle nuove potenze in crescita. Aggressione degli Stati Uniti alla Spagna nel 1898 in quella che i “bonari e democratici” americani definirono “splendid little war” per le basse perdite che subirono. Agli spagnoli vennero tolte le residue colonie come Filippine, Portorico e Cuba (di cui venne dichiarata l’indipendenza diventata subito dopo “protettorato Usa”). Poi ci fu la guerra russo-giapponese del 1904-5 (causa della prima rivoluzione russa e del cinematograficamente famoso ammutinamento sul Potemkin) con passaggio di Manciuria e Corea sotto influenza del Giappone. E infine si ebbe quella che si tende sempre a scordare, la grande crisi del 1907 (appena inferiore a quella del 1929 e partita dalla Borsa di New York a dimostrazione di spostamenti nella forza delle diverse potenze in ormai netto multipolarismo), che – esattamente come quella degli anni ’30 – appena creduta superata si ripropose quale stagnazione e difficoltà di vera ripresa fino al regolamento di conti con una guerra mondiale.

Gli economisti poco capiscono. Sono scienziati per modo di dire, e tanto ignoranti. Credono che tutto si giochi con le loro tabelline, grafici, dati statistici più o meno artefatti, ecc. Invece, tutto si gioca sul disordine mondiale, la s-regolazione del “meraviglioso” mercato e dell’adorata globalizzazione. E nel mentre ipocriti e imbecilli predicano la bontà, la fratellanza, la tolleranza e integrazione fra diversi, ecc. si affilano le armi e infine scoppiano guerrone – seguite spesso da rivoluzioni interne nei paesi con classi dominanti più deboli e istituzioni del loro potere in disfacimento – che portano al salto d’epoca, ad una diversa fase storica, grazie anche all’intensissimo progresso tecnologico e all’apertura di nuovi campi scientifici che ogni conflitto di grande portata accelera. Questo è appunto il vero progresso che segna le diverse tappe della storia umana; un progresso che non fa avanzare di una virgola l’animo umano verso autentiche elevazioni spirituali, sempre predicate, invocate, farneticate, mentre si arriva infine a stabilire chi deve comandare e chi obbedire, sia pure con sempre nuove coperture ipocrite. L’unico risultato che si ha a volte con questi “buoni” sentimenti è l’esplodere dell’arte e letteratura verso opere che hanno effettivamente del grande. Tuttavia, altrettanto spesso, se si potesse conoscere bene l’animo degli artisti, ci accorgeremmo di quanti sentimenti cattivi si nutrono: egoismo, presunzione e ambizione, invidia e tentativo di sminuire gli altri, ecc. ecc.

In ogni caso, dopo la seconda guerra mondiale i rapporti tra i fetenti americani (i “liberatori”/massacratori) e gli europei sono stati di un servilismo semplicemente disgustoso. E nell’ultimo quarto di secolo si è arrivati a livelli di bassezza e ignominia che non credo siano mai stati riscontrati in nessun altro periodo storico. Adesso questi servi ignobili e disgustosi si inventano che dobbiamo prendere in mano il nostro destino e non fidarci più degli Stati Uniti. Bugiardi e infami. Semplicemente, continuano ad intendersela con il vecchio establishment americano che sta provando a sostituire o almeno legare le mani al nuovo, di cui sono evidenti i tentativi, molto difficoltosi e incerti, di assumere un potere più stabile. Se questo si affermasse, però, provocherebbe un totale ricambio di servi in Europa. E ciò spiega il terrore che sta cogliendo i vari governanti europei e i vertici della verminosa UE. Aspettiamoci il peggio da questi banditi. Per tali motivi essi cercano di approfittare dell’immigrazione. E’ un modo per disfare le strutture civili e sociali dei nostri paesi, creare in futuro bande di delinquenti a loro asservite se per caso vincesse la nuova leadership americana, che cercherebbe di imporre il cambio del servitorame nel nostro continente.