NON SI RESTI ALLE PAROLE, SI DEVE CERCARE….., di GLG

gianfranco

Qui

ci sono considerazioni a mio avviso di una certa lucidità; peccato che vengano affermate sempre dai militari andati in pensione. In ogni caso, non mi piacerebbe troppo una presa del potere da parte militare. Diciamo che simili organi statali (come anche la polizia e soprattutto i Servizi) dovrebbero appoggiare una forza politica – oggi inesistente sia chiaro – autenticamente sovranista, ma dotata di particolare attenzione verso forze analoghe che possano presentarsi nel panorama politico di altri paesi europei. Le attuali organizzazioni sedicenti autonomiste fanno ormai ridere, e non solo in Italia, perché non riescono a sviluppare altra politica che quella del piccolo cabotaggio elettorale. Non gliene faccio una particolare colpa, perché nessuno al momento riesce a trovare quel qualcosa che scaldi veramente i cuori di un grossa quota della popolazione e sappia dirigerla verso nuovi e diversi “destini”, che non siano solo odio e bruta violenza come accaduto in passato (malgrado poi alcuni fottuti storici abbiano caricato la dose).

Occorre, in effetti, che in alcuni paesi del nostro continente – non nell’insieme, il che non si verificherà nemmeno dopo secoli – nascano movimenti (organizzati) sicuramente tesi a completamente differenti e più allettanti sorti future; e le sappiano comunicare a masse in possibile “riscaldamento”, dirigendole poi verso obiettivi ben individuati (che oggi appunto mancano). In questi paesi (penso pur sempre a Germania, Italia e Francia come fondamentali), tali movimenti devono unirsi – rendendosi possibilmente amichevoli alcune forze cruciali degli apparati statali – e non commettere l’errore di rendersi avversarie della Russia, alleato di possibile grande rilevanza per gli scopi d’autonomia da conseguire. Perché sia chiaro che oggi, dopo oltre settant’anni di debosciata servitù, il paese da cui ci dobbiamo affrancare con energia sono gli Stati Uniti.

Tuttavia, per raggiungere simile risultato, è necessario passare sul “cadavere” di quella “sinistra”, erede sia dei falsi e solo violenti “ultrarivoluzionari” del ’68 (ma guarderei soprattutto al ’77, fenomeno tipicamente italiano) sia dei “voltagabbana” del Pci, che hanno iniziato il loro passaggio di campo negli anni ’70 (direi già alla fine del decennio precedente), divenendo, dopo il crollo sovietico e la distruzione della “prima Repubblica”, i più disgustosi e vigliacchi sguatteri degli Usa. E’ dunque evidente che l’opera di ripulitura da questa mera parodia chiamata “sinistra” deve iniziare dalle nostre lande, perché è in Italia che si è andata sviluppando in modo più virulento l’infezione. Per di più, sempre nel nostro paese si annidano pure i più lerci “anticomunisti” e finti “liberali”, viscidi e pronti a supportare la parte “centrista” dei laidi “sinistri”. Pulizia prioritaria quindi in Italia, nascita qui di una forza violenta ma razionale. Occorre però trovare una nuova idea-guida, una nuova ventata purificatrice che spinga innanzi, verso una veramente nuova epoca storica.