QUALCOSA DI MOLTO ISTRUTTIVO, di GLG

gianfranco

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Questo è solo uno di quelli che vogliono l’immigrazione per cercare di sopravvivere al loro fallimento, ancora non del tutto chiaro ad una popolazione troppo disattenta e in cui i sopravvissuti di una stagione politica morta (ma non sepolta) sono ancora troppi. Per avere un’idea di questo rappresentante della catastrofe iniziata un quarto di secolo fa (distruzione “giudiziaria” della prima Repubblica), riporto alcune notiziole su di lui molto precise e a mio avviso “definitive”:

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Da quest’ultimo documento traggo – ma solo a mo’ di esempio – la notizia riguardante il tentativo di svendita della SME, che all’epoca fece buon scalpore e oggi viene da tutti i mezzi d’informazione (per il 90% in mano all’infame parte politica che sta annientando in tutti i modi l’Italia) scordata, in realtà nascosta. Ricordiamo invece! Ci fa capire per quale motivo, questi personaggi vogliono oggi gli immigrati.

“A fine 1985 Prodi tenta di vendere, con trattativa privata, la finanziaria Sme – nella quale erano confluite Motta, Alemagna, Star, Cirio e altre società alimentari – alla Buitoni di Carlo De Benedetti. L’Iri, per il 64% del pacchetto azionario, avrebbe incassato poco più di 497 miliardi, da pagarsi a rate. All’annuncio della trattativa si solleva un putiferio di contestazioni, in particolare da parte di Craxi, che promuove da parte sua una cordata per la Sme e l’operazione viene bloccata. Tra il 1993 e il 1996 le aziende del gruppo Sme saranno vendute a diversi acquirenti, per un incasso complessivo di circa 2.400 miliardi. Pur considerando l’inflazione, il valore attribuito dal mercato alla Sme è stato ben superiore al prezzo concordato tra Prodi e De Benedetti”.

Per concludere, aggiungiamo in modo netto che gli immigrati non rappresentano affatto, per la loro quasi totalità, profughi e rifugiati. Si tratta invece di giovani maschi (dall’aspetto ben nutrito e in “piena forma”), chiaramente benestanti nel loro paese d’origine; tanto da avere migliaia di euro o dollari da pagare a chi li trasborda fin qui. Indubbiamente con mezzi tali da farne perire una certa quantità; ma questo, i giovani in fuga non lo sanno finché non si trovano in mano ai delinquenti che prestano loro questo “servizio”. La maggior parte d’essi non fugge da alcuna persecuzione, ma spera di trovare nei paesi “accoglienti” il bengodi in base alle truffaldine informazioni date dai delinquenti di cui sopra. E non vi è dubbio che anche nei luoghi di partenza, cominciano le prime “sorprese” e “delusioni” di costoro, ma è ormai troppo tardi.
Non vi è quindi dubbio che non bisogna prendersela in primo luogo con gli immigrati che, una volta arrivati a destinazione, trovano condizioni assai diverse da quelle promesse e si comportano come quasi sempre avviene in casi del genere. Addosso invece ai personaggi che, pur di sopravvivere al loro totale fallimento di politicanti d’accatto, compiono simili effettivi misfatti, fingendo umanità quando sono il peggio che l’essere umano sappia esprimere. E sono seguiti da coloro che ancora credono da imbecilli alle favole ideologiche di un passato ormai trascorso definitivamente; ma in molti casi sono altri farabutti pronti a raccogliere le briciole di quest’immane operazione semplicemente criminale.
I politicanti e coloro che profittano abbondantemente di tale penosa situazione meritano pesantissime condanne, a volte di tipo “definitivo”. Gli imbecilli che li seguono dovrebbero essere internati per qualche anno in “campi di rieducazione” con metodi poco benevoli e soffrendo gli stenti, cui senza dubbio questi sradicati dalle loro terre e popolazioni vanno incontro credendo alle menzogne loro raccontate.

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