Destri e sinistri stessi mistificatori. Di GLG
Nel 1999 il governo guidato da D’Alema diede il via libera alla Nato per l’utilizzo dello spazio aereo italiano, da cui gli aerei passarono per le missioni contro la Serbia, costretta dopo un mese e mezzo di bombardamenti a riconoscere l’indipendenza del Kosovo”.
Questo sta scritto sul “Giornale on line”, in un articolo in cui si riporta la polemica tra D’Alema e Pisapia; quest’ultimo ricorda al primo l’atto infame del governo italiano, che in realtà bombardò la Serbia. Ma “Il Giornale” sostiene che l’“ex piciista” diede solo il consenso al sorvolo dei nostri cieli. L’ignoranza di questi “destri” (ma non so se i “sinistri” semicolti siano diversi) appare immensa. Ma non è tanto ignoranza quanto malafede manifesta; sia degli uni che degli altri. Il governo D’Alema non concesse solo lo spazio aereo alla Nato, bensì le basi aeree sul suo territorio, in primo luogo quella di Aviano, di gran lunga la più sfruttata. Ma poi si mise a bombardare la Serbia (e non solo il Kosovo), sostenendo la menzogna del genocidio dei kosovari. Ricordo bene all’epoca (1999) questa vergognosa balla. Comunque si parlò di 100.000 kosovari uccisi, poi di 50.000. Infine “Medici senza frontiere” certificò 10.000 morti. Ma nell’autunno del 1999 apparve un rapporto OSCE (adesso non più reperibile), pubblicato per intero sul “Corriere della Sera” (e stupidamente ho perso quella paginona che avevo messo da parte), in cui si affermò il ritrovamento di soltanto 2000 cadaveri. Dopo qualche anno, qualcuno s’inventò addirittura 300.000 uccisi. Si legga infatti su “Micromega” parte dell’intervista data da D’Alema a Cappellini su “Il riformista” (24 marzo 2009):
Nell’intervista è però soprattutto importante l’ammissione di D’Alema di aver ordinato personalmente i bombardamenti, andando oltre – per orgoglio e coerenza – le richieste di Clinton (questa è un’altra balla per darsi arie di prim’attore; in realtà obbedì da servo al padrone). Aggiungo infine che l’allora capo dell’Aviazione italiana (non ricordo il nome) si vantò affermando che l’aviazione italiana, come numero di missioni, era stata seconda solo agli Usa, superando l’Inghilterra, che in molti sostenevano essere al secondo posto, invece nostro. Adesso, in epoca di futuro “inciucio”, questi sporcaccioni di forzaitalioti cercano di nascondere la vergogna di D’Alema, sostenendo che diede solo il permesso di sorvolare il nostro territorio all’aviazione Nato. Certamente, però, D’Alema, se ha un minimo di dignità, dovrebbe offendersi e rivendicare il suo ruolo di “vendicatore di genocidio”. Comunque, lo schifo è generale, sia per i “destri” che per i “sinistri”. Mentitori infami e di una meschinità irraggiungibile.