LE MENE ELETTORALI di GLG

gianfranco

A “Matrix”, il “badoglio” ha affermato – oltre alla faccenda sulla speculazione, ecc. – che lui conta di arrivare al 25% e il cdx al 45%. O è deficiente, e non credo sia arrivato alla completa demenza senile, oppure sta dicendo pari pari quanto intende fare. Vuole comunque avere più voti di Salvini e Meloni insieme (e il primo ha pure il suo Jago in casa: Maroni). Dopo di che, si procederà a tentare il “governo del presidente” (per dirla alla d’Alema) o, detto più terra terra, dell’“inciucio”. A “Linea notte”, poco fa, ho però sentito dire che, dai sondaggi attualmente in circolazione (presso i giornali restii a stampare quelli più realistici), Pd e F.I. insieme non dovrebbero avere i numeri sufficienti. Quello che in molti si aspettano è l’appoggio di LeU al suddetto governo del pateracchio. Adesso tra questo “distaccamento” del Pd e la “casa madre” è forte la polemica. E perché? La risposta è molto semplice. Ci sono fior di elettori della vecchia tradizione di “sinistra” che non sopportano Renzi; si asterrebbero se capissero dove andranno a finire i loro voti. Il “distaccamento” deve recuperarli; poi, quanti più voti riuscirà ad avere, tanto più otterrà dai “partiti dell’inciucio” per porre in atto il progetto pienamente appoggiato anche dai vertici della UE. Anche così, tuttavia, è difficile il conseguimento dei voti per l’inciucio. C’è però, come già detto, l’Jago della Lega e svariati voltagabbana pronti a passare da un campo all’altro. L’unica reale alternativa potrebbe essere che Lega e “5 stelle” la smettano di guardarsi di traverso (ma adesso comunque lo devono fare) e accertino se i loro numeri possono bastare. Sarebbe indispensabile, io credo, che anche la Meloni entrasse nella partita; e ciò potrebbe esserle difficile e magari perderebbe parlamentari se lo volesse fare. In ogni caso, il fuoco di fila, concentrico, contro i “5 stelle” (cui, si sarà notato, non partecipa la Lega) è dovuto alla preoccupazione del “vile nano” di non poter ottemperare alla promessa fatta ai vertici UE di “battere i populisti” e di fare un governo di assoluta fedeltà europea. Tutto si può raccontare salvo che questo ceto, che di politico non ha un bel nulla, stia pensando agli interessi del paese. In ogni caso, il nemico da battere, inutile fare confusione in merito, è proprio il “traditore” di sempre, la “quinta colonna” nel centro-dx. Se costui arrivasse dietro la Lega, opererebbe egualmente i suoi sporchi disegni, che sarebbero in tal caso molto più difficoltosi. E pure i vertici UE potrebbero indispettirsi e togliergli ogni stampella.

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