ANDIAMO ALMENO UN PO’ SOTTO L’EPIDERMIDE, di GLG

gianfranco

Sentendo parlare pretesi esperti di politica internazionale, con posti direttivi in Istituti di tale tipo, penso di essere stato defraudato di qualche carica di rilievo. Apprezzo molto due o tre di questi esperti; la maggioranza mi sembra assai discutibile. Ho cominciato a sentir parlare di III guerra mondiale all’epoca della crisi dei missili a Cuba nel 1962; e sghignazzavo. Ho sghignazzato non so quante altre volte per lo stesso motivo; l’ultima è stata poco tempo fa in occasione della crisi tra Usa e Corea del nord. E adesso vediamo come sta andando a finire. Tuttavia, è da qualche tempo che viene annunciato l’incontro tra Trump e Kim (che dovrebbe esserci salvo altre commedie dell’ultimo momento). Solo che tutti parlavano di accettazionedella denuclearizzazione da parte del “dittatore” nordcoreano. Ho subito scritto che non aveva affatto promesso questo, ma solo la sospensione dei test nucleari e di quelli relativi ai missili balistici; e dopo essere arrivato alla bomba H e al missile intercontinentale. Ed infatti, adesso che l’annuncio c’è stato ufficialmente, all’entusiasmo di Trump corrispondono alcuni distinguo di altri per il fatto che Kim ha appunto promesso la sola sospensione degli esperimenti, precisando che ormai ha ottenuto abbastanza per avere un certo potere di deterrenza.

Quello che non si è capito è che la partecipazione dei nordcoreani alle Olimpiadi nel sud Corea non era dovuto al potere dello sport in tema di sviluppo di rapporti amichevoli. Anche in tal caso, ho subito fatto presente come la mossa “sportiva” fosse solo un passo politico ben preciso per aprire una strada, che èproseguita con incontri tra le autorità dei due paesi; e a giorni ve ne sarà uno ancora più importante. Pure la Cina, come Trump, manifesta ufficialmente soddisfazione per la decisione di Kimmentre non è per nulla contento il premier giapponese, che già da tempo insiste per il riarmo del suo paese; è evidente che la Corea del nord era una buona scusa per portare avanti questo disegno. Adesso, quindi, egli fa mostra di non credere alla sincerità di Kim onde continuare ad avere il pretesto per il riarmo. Pure la soddisfazione dei vertici Usa e cinesi dipende dal fatto che in ogni caso si tratta delle due massime potenze nell’area del Pacifico; e non hanno da temere gran che da quanto si profila all’orizzonte (e non viene tuttavia nemmeno menzionato). Sarà un processo ovviamente complesso e difficile, ma è più che chiaro che tutte le ultime mosse – anche nel momento della “grave crisi” tra Trump e Kim – fanno capire come alla lunga le due Coree si riunificheranno e daranno vita, con la potenza industriale del sud e quella bellica del nord, ad una buona subpotenza regionale;appunto nell’area del Pacifico.

E’ ovvio che Usa e Cina resteranno le due potenze maggiori in quell’area; ma la nascita della Corea riunita (che richiederà ancora passi complicati da compiere, sia chiaro) può mettere in moto tutta una serie di squilibri e riequilibri, tutti da vedere. E il Giappone sarà sempre più ansioso di partecipare al “gioco”. Anche perché mi sembra che i vertici giapponesi non siano come quelli germanici, incapaci di riprendersi dalla sconfitta subita nel 1945 e solo interessati ad essere i “maggiordomi” (in concorrenza con i francesi) del gruppo di servitori europei degli Stati Uniti. I giapponesi sembrano invece voler risorgere in modo autonomo. Difficile adesso pronunciarsi su paesi come l’India o il Pakistan, ecc.

D’altra parte, l’area del Pacifico non è isolata dal resto del mondo. Di conseguenza, la rivalità tra le due maggiori potenze “laggiù” (Usa e Cina) sarà influenzata dalla presenza dell’area europea e africo-mediorientale, dove sta venendo in evidenza la Russia (paese che si estende però anche in Asia in contatto con la Cina). E con la presenza di due subpotenze quali Iran e Turchia, che non si mostreranno asservite ad altri e giocheranno sulle contraddizioni tra le due maggiori potenze nell’area in questione; appunto Usa e Russia. Insomma ci sarà da divertirsi a seguire tutte le capriole e gli zig zag che compiranno potenze (tre fondamentalmente) e subpotenze nelle diverse regioni del globo. La terza guerra mondiale – e come verrà combattuta? Altro enigma – è ancora lontana; arriverà, occorre sempre che alla fine ci si batta per la supremazia (naturalmente per un certa epoca storica, poi tutto ricomincia sempre daccapo). Per il momento, lo ripeto, divertiamoci; come accade sempre quando bisogna risolvere una serie di puzzles.

PS  Riporto quanto scritto il 28 marzo

http://www.corriere.it/…/kim-mistero-viaggio-segreto…

Di nuovo il tema della denuclearizzazione. Non credo sia in discussione. Semmai ci può essere un arresto (o magari sosta) negli esperimenti; tanto la Corea del Nord ha già raggiunto buoni risultati potendo ormai fabbricare anche la bomba H. Quanto già ottenuto basta per costruire un arsenale atomico; ed è probabile che anche senza ulteriori esperimenti si possano compiere passi aggiuntivi in merito alla produzione di bombe ancor più potenti. Il nord Corea, inoltre, ha anche sperimentato il missile a lunga gittata. Il paese ha tutti gli elementi per mettere in piedi un percorso, certo abbastanza lungo, per giungere ad un’unica Corea piuttosto forte, vera subpotenza che può farsi rispettare sia dalla Cina che dagli Usa. Da mesi parlo di questa prospettiva. Ultimamente ne ha parlato anche Limes; è dagli anni ’50-’60 del secolo scorso che il sottoscritto fa previsioni azzeccate, a partire dal XX Congresso del Pcus del febbraio 1956 e poi sulla crisi dei missili a Cuba nell’ottobre ’62 (e nel frattempo una serie di previsioni azzeccate sul percorso del Pci). Potrei citare ancora le supposizioni sui motivi e sui “creatori” del watergate contro Nixon; e ancora sulle vere motivazioni del rapimento e uccisione di Aldo Moro (con relativo viaggio di Napolitano negli Usa nello stesso periodo); e poi sulla funzione di Gorbaciov con liquidazione del “blocco socialista”, ecc. ecc. Mai avuto la soddisfazione di una sola citazione da gente che è arrivata con ritardi immani a capire ciò che stava accadendo.
Chiusa la parentesi, e tornando all’argomento principale, la Cina non può non avere qualche preoccupazione per il sorgere della subpotenza appena citata ai suoi confini, ma sarebbe tutto sommato in grado di controllarla. Tenere il nord Corea sotto protezione, ma far si che il sud Corea resti sotto il tallone, sempre più pesante, degli Stati Uniti, credo sia una prospettiva peggiore. Così pure per i nordcoreani. Denuclearizzando, dovrebbero restare sotto lo scudo (nucleare) cinese, rinviando sine die la prospettiva di riunificazione del paese con rafforzamento netto delle due metà. Gli unici ad avvantaggiarsi del fatto sarebbero gli Stati Uniti, da cui la Corea del sud non potrebbe mai affrancarsi. Anche per la Cina – a meno che non pensino, nel più lontano futuro di chiara acutizzazione del multipolarismo, a qualche “alleanza” con gli Usa in funzione antirussa (e antigiapponese, poiché anche tale paese, in tempi medio-lunghi, giungerà a riarmarsi) – non sembra conveniente la prospettiva di una definitiva subordinazione del sud Corea agli Usa.
In definitiva, credo che i colloqui cino-nordcoreani saranno tesi a trovare punti di collaborazione per il periodo immediato e in tempi medi, favorendo anche eventuali trattative di Kim con Trump (di cui si parla di incontro, ancora non si sa quando né se alla fine ci sarà), ma soprattutto favorendo tutte le misure utili a favorite il graduale sganciamento del sud Corea dalla sudditanza stretta a Washington. Il nord Corea non dovrebbe rinunciare alla notevole potenza atomica raggiunta, che è un buon patrimonio che può portare “in dote” nel futuro prevedibile “matrimonio” con la parte meridionale. Se ci fosse sul serio la denuclearizzazione del nord, bisognerà mutare le ipotesi sui rapporti tra Cina e Usa a medio-lungo termine.