Il Sequestro dell’Italia, di GLG
Quanto è accaduto ieri è tra lo scandaloso e il ridicolo; direi, purtroppo, molto “italiano”. Certamente, come effetto, fu assai peggiore il momento della vergognosa operazione “mani pulite”, tramite cui, solo dopo la caduta del “socialismo reale” e la dissoluzione dell’Unione Sovietica, si fece a brandelli la “prima Repubblica”. Probabilmente i magistrati autori di quell’eversione (salvo uno) erano perfino convinti di star compiendo soltanto il loro dovere nel perseguire dati reati. Tuttavia, lo sapessero o meno, erano manovrati da precise forze politiche che avevano al loro vertice dati ambienti dominanti negli USA, che si servirono all’uopo anche del “pentito” Buscetta, obbligato ad essere loro “marionetta”. Oggi tuttavia – se veramente non c’entrano per nulla i ministri “pentastellati” (nemmeno uno di loro) – si è superato ogni limite della cialtroneria. Un magistrato fa sequestrare una nave in situazione di completa illegalità (e delittuosità) soltanto come scusa per contravvenire alla decisione di un Ministro (e quello degli Interni) di non far sbarcare i migranti. Li abbiamo visti: in stragrande maggioranza giovani, ben in carne e nient’affatto in condizioni critiche, che si portano dietro qualche bambino o donna incinta per semplice copertura della loro decisione (dietro pagamento di migliaia di dollari con i quali non sono certo affamati a casa loro) di emigrare. Sono certamente ingannati da delinquenti comuni (gli scafisti), assistiti da precisi ambienti politici tramite le sedicenti organizzazioni “umanitarie”, per creare caos e situazione di difficile controllo proprio nel nostro paese, considerato cruciale per mantenere il potere di date organizzazioni politiche (ed economiche) di una finta e infame “unione europea”, creata solo per continuare a favorire dati ambienti predominanti statunitensi nella loro sfacciata prepotenza mondiale. Adesso, ci sarebbero molti elementi per creare infine forti tensioni, anche abbastanza “definitive”. Tuttavia, la Lega non credo proprio sia il partito adeguato a dare il via ad una resa dei conti con quegli ambienti politici che hanno disastrato l’Italia a partire, appunto, dai primi anni ’90 del secolo scorso. Attendiamo in ogni caso queste elezioni europee, anche se non vedranno alcuna soluzione autenticamente positiva, che potrà arrivare solo con il nascere di un movimento purtroppo molto violento e non esattamente quello che mi augurerei. Vorrei senz’altro l’eliminazione definitiva ed esaustiva delle sedicenti “sinistre” e almeno il silenzio delle altrettanto sedicenti “destre”. Vorrei insomma il tramonto completo di antifascismo e anticomunismo. Tuttavia, temo che non assisteremo alla nascita di un finalmente “sano” nuovo orizzonte politico e sociale. Stiamo in attesa (molto snervante)
Ps
Questo è una sorta di post al precedente scritto. E viene dopo una discussione skype con alcuni amici, che verrà poi messa in rete, immagino, domani. Dunque, ho ascoltato alcuni TG. Intanto ho sentito il “doppio volto” di nome Mentana, che assieme alla Gabanelli ha illustrato i grandi benefici di stare nella UE. Bene, sono nemici a tutto tondo e questo è tutto. Grave invece che non si parli più dello sbarco alla faccia di Salvini. Anche quest’ultimo ha solo trovato da dire due parole con la speranza che infine gli scafisti vadano in galera. Non sono loro che hanno beffato e umiliato il suo ordine di non far sbarcare i migranti. E questa presa in giro se l’è presa ieri sera in diretta a “Non è l’Arena”. E adesso, per quanto è dato di capire, ingoia il rospo. Bene, torno pienamente sulla decisione di non andare a votare alle europee perché si è di fronte ad una massa di buffoni, capaci solo di calcoli elettorali. Mai appoggerò simili Arlecchini incapaci di un minimo di coerenza. Si è aperta una fase storica in cui la sedicente “democrazia” (il cui imbroglio ho già chiarito milioni di volte) deve lasciare il posto ad un decisionismo “purificatore” di tutto il “materiale infetto” accumulatosi dopo la seconda guerra mondiale, ma in modo speciale in Italia dai primi anni ’90 del secolo scorso.