il Lorenzaccio
Come ampiamente annunciato, Renzi ha lasciato il Pd per farsi il suo partito. L’ha chiamato Italia Viva perché ad un malato terminale si dice sempre il contrario della verità. Il fiorentino è diventato nuovo “ego” della bilancia di governo “uccidendo” un po’ di cugini della vecchia famiglia e premurandosi di lasciarvi dentro alcuni parenti serpenti, al fine di condizionare il nucleo parentale anche da meno vicino. Si è portato con sé i parlamentari prediletti, si dice una quarantina, per le sue scorribande di Palazzo ma potrà contare anche su alcuni che non l’hanno seguito per guardargli meglio le spalle. Questa operazione sposta gli equilibri nell’Esecutivo ma non lo indebolisce affatto, tutt’altro. Renzi, anzi, tiene sotto ricatto un bel po’ di illusi che all’improvviso si erano sentiti grandi statisti. Conte si è fatto beffare dal popolano e come un dilettante se n’è lamentato pubblicamente. A dispetto del nome che porta Il Premier si lagna anziché chiedere nobilmente una verifica di maggioranza come dovrebbe essere valutate le nuove circostanze. Questi cantori della correttezza istituzionale a giorni alterni fanno venire il voltastomaco. Il senatore toscano, inoltre, cerca di allargare l’orizzonte futuro delle alleanze che nei suoi progetti includeranno i centristi di altre formazioni, a partire da quelli di Forza Italia. E’ una DC scristianizzata il suo vero obiettivo e per realizzarla gli servirà forse l’intera legislatura. Il Governo avrà vita lunga anche se nel corso del tempo potrà subire delle revisioni. Nessuna delle debolezze che lo compone ha intenzione di sottoporsi al voto popolare in quanto, per come stanno le cose in questo momento, sarebbe una disfatta totale. I sondaggi danno il nuovo soggetto di Renzi al 3-5%, il Movimento 5S è in caduta libera, il Pd è in crisi d’identità e di consensi. Col tempo, altri “disorientati” si faranno influenzare da quel senso di responsabilità utile a tenere in piedi il Governo per il bene del Paese. Gli interessi collettivi, o sedicenti tali, sono sempre la via più breve per valorizzare i propri appannaggi. Ci saranno molte nomine da fare e posti da occupare(aziende strategiche, servizi, cariche varie in punti vitali) e li troveremo decisamente indaffarati in questa fase, sempre per il supremo scopo della nazione, mica per il podere (non lo chiamo potere perché quest’ultimo è una cosa seria). Ma Lorenzaccio ha un nemico temibile che non è Salvini, il quale non ha ancora capito che a fare il martire si guadagna il regno dei cieli non della terra. Questo nemico si chiama crisi sistemica globale, annunciato ormai da più parti come inevitabile e tremendo. L’Italia, anziché fortificarsi per la tempesta, si sta facendo spogliare dentro e fuori. È una situazione di pericolosa imprevedibilità che potrebbe scatenare forze oscure. Nemmeno I diavoli, come dice Machiavelli, vogliono avere a che fare con i demoni umani che a volte si risvegliano in questo mondo. Siamo tutti avvisati.