L’Europa va in malora.
I canali di (dis)informazione, sempre più ridicoli ma non meno perniciosi, vorrebbero vendere al pubblico la notizia che siano gli ucraini a combattere contro i russi e, persino, a lanciare attacchi sul suolo del vicino. Gli ucraini sono finiti già da qualche mese e non bastano le uniformi indossate da chissà chi per resuscitarli dal loro inferno. Non ci sono ovviamente in giro fantomatici sbufalotori,i più grandi idioti della storia dell’umanità, che si occupino di simili faccende. I debunker sono per i media quello che le società di rating rappresentano nell’economia, raggiratori ufficiali e legalizzati, imbroglioni della peggior specie, subumani laureati in ignoranza e tronfiezza. Sono pochi gli esseri così spregevoli. Al solo pensiero che certi decerebrati occupati nei media del mainstream possano certificare una qualche verità porta quest’ultima a valere meno di una bugia sicura e mal detta.
Noi non pretendiamo l’infallibilità ma da eventi, passati e presenti, come quelli in corso abbiamo imparato almeno a non farci gabbare. Chi sta lanciando attacchi su Mosca e dintorni sono gli USA assistiti da paesi servili dell’Ue, in primis quelli dell’ex patto di Varsavia e i baltici.
Gli altri stati membri offrono armi e mercenari sui quali la magistratura chiude un occhio, non perché tema i politici nostrani ma in quanto, come ogni cosa in Europa, non è libera e autonoma dalla volontà yankees. Come scrive giustamente un diplomatico indiano, se fossero stati i russi a bersagliare gli USA dal Messico o da altra nazione del continente americano, gli occidentali avrebbero invocato l’armageddon su Putin e il suo popolo.
L’Europa però non esiste, come afferma giustamente Lucio Caracciolo che sui libri è meno accondiscendente che nei tolcsciò, sapendo che i saggi restano quasi a imperitura memoria mentre chiacchiere e fogli di giornali se li porta via il vento.
Ad ogni modo, questa volta i russi, solitamente poco inclini alla lamentela, hanno denunciato la situazione: c’è il coinvolgimento diretto di Stati Uniti e Polonia nel massiccio supporto logistico-militare del regime di Kiev, in preparazione e attuazione di attacchi terroristici congiunti sul territorio russo. I dati dei droni intercettati confermano il coinvolgimento di Stati Uniti e Polonia nella preparazione di attacchi terroristici sul territorio russo, ha detto venerdì a TASS una fonte delle agenzie di sicurezza russe.
“Le agenzie competenti della Federazione Russa hanno analizzato i componenti elettronici dei veicoli aerei senza pilota intercettati, utilizzati dall’Ucraina per attacchi a oggetti infrastrutturali russi, in particolare a Sebastopoli, in Crimea, nelle regioni di Kursk, Belgorod e Voronezh”, ha affermato l’agenzia.
Secondo le valutazioni degli specialisti, una serie di fatti “confermano il coinvolgimento diretto di Stati Uniti e Polonia nel massiccio supporto logistico-militare del regime di Kiev, nella preparazione e nell’attuazione di attacchi terroristici congiunti sul territorio della Federazione Russa”.
L’agenzia ha osservato che “l’avionica e le stazioni di controllo dei droni sono state prodotte dalla statunitense Spektreworks, una società che ha eseguito la messa a punto iniziale e il controllo dei droni all’aeroporto di Scottsdale in Arizona”.
Inoltre, le agenzie competenti hanno sottolineato che “l’assemblaggio finale e le prove di volo di questi droni sono stati effettuati sul territorio polacco, vicino all’aeroporto di Rzeszow, utilizzato da Usa e Nato come principale nodo di rifornimento per le forze armate ucraine”.
“L’installazione del carico utile, la missione di volo e il lancio stesso sono stati effettuati vicino a Odessa e Krivoy Rog”, si dice nella dichiarazione.
Benissimo, anzi malissimo. La Polonia risponde agli USA, così come altri ex satelliti sovietici e la stessa Ucraina che si sta facendo devastare per assecondare la strategia anti europea di Washington. Gli americani si scontrano coi russi ma sono gli europei che vogliono annichilire. I segnali sono evidentissimi ma nelle capitali europee, politici imbelli e corrotti, giocano alla guerra per farsi belli agli occhi dei padroni d’oltreoceano. Questo si chiama autolesionismo unito a tradimento e come tale dovrebbe essere giudicato e condannato. Purtroppo la questione non è chiara a molti e non parlo degli irrecuperabili servi al servizio della NATO. C’è chi ancora si ostina a non voler capire che la geopolitica deve rifuggire umori e istinti primordiali. Qualcuno si fa ancora intortare dal divide et impera della Casa Bianca che manovrando sulle vecchie ruggini continentali alimenta risentimenti antitedeschi o rinfocola conflitti tra micropatrie create ad arte dopo il collasso del socialismo (ir)realizzato per mettere sotto i piedi tutti i popoli europei. L’Europa ha bisogno per esistere di un elemento egemonizzante che può essere articolato ma non sparpagliato. Questo elemento catalizzatore si chiama Germania e intorno ad essa può solidificarsi un potere alternativo all’ordine o disordine mondiale esistente. Se Berlino è l’architrave, l’Italia è una colonna necessaria ad una costruzione politica diversa da quella attuale. Questi due Paesi dovrebbe orientarsi a est per sprigionare la potenza finalizzata a resistere agli Usa. Ovviamente c’è anche la Francia che dovrebbe far parte di questo edificio di espressione e proiezione geopolitica per la liberazione del continente dagli invasori statunitensi. Da qualche parte si deve iniziare per arrivare al punto ottimale, prima in due e poi in tre, ma si deve assolutamente mettere fine a questo sparpagliamento a 27 membri che è solo un bordello indebolente e disunente. Nel frattempo il disastro è nel nostro salotto ma fingiamo che tale subbuglio stia avvenendo in casa di qualcun altro.