Le mascherine della Nato
Gli Idiótes al servizio della Nato non perdono occasione per mostrare la loro incompetenza e malafede. Cercano di far passare la loro partigianeria filo-occidentale per corretta informazione rimandando a testi, documenti, numeri e rapporti tutti rivenienti da fonti amiche, limitando l’accesso o screditando quelle non appartenenti al loro circolo. Ovviamente, tutto quello che viene sostenuto dagli altri o è misinformazione o disinformazione. Sulla base di simili pregiudizi imbastiscono paralogismi puerili che spacciano per analisi scientifica utilizzando quale premessa ai loro sragionamenti assunzioni del tutto arbitrarie e soggettive che rivestono di incontestabile verità. Ma guai a dubitare di tale indimostrata verità perché si viene immediatamente tacciati di post-verità, altro feticcio di questi tempi assurdi che cela il totale obnubilamento dei cervelli o ancor peggio un conformismo da addestramento in batteria. Ci eviteremo la noia di entrare in dettaglio, non abbiamo tempo da perdere con simili amenità. Porteremo un esempio che spiega bene il loro modus operandi. Spopola sui social un debunking di una certa Nona Mikhelidze, esponente di quell’allevamento di individui nutriti a ideologia dai poteri dominanti. Scrive costei in uno dei suoi post: “La giornalista Ranieri scrive che Zelensky ha avuto bisogno di mettere fuori legge gli 11 partiti di opposizione. Si dimentica di dire che si tratta dei partiti pro-russi e la legge passa solo dopo che la Russia comincia la guerra su larga scala il 24 febbraio”. Essere pro-russi è per lei un delitto ma evidentemente non quanto essere filo-americani che invece sarebbe dunque una garanzia di civiltà. Se stiamo parlando di influenze straniere logica vuole che tutte siano pesate alla stessa maniera. Non basta la comunanza di fandonie democratiche o liberali, che costituiscono proprio il veleno attraverso cui si insinua la prepotenza USA nei diversi contesti nazionali, per giustificare dette ingerenze. Ovviamente non ci si interroga menomamente su questi aspetti che si danno per scontati in quanto democrazia e libertà rappresentano i valori fondanti delle nostre società che però non sono più nostre perché nel tempo detti principi irrinunciabili sono diventati dei meri cavalli di Troia attraverso cui gli USA esportano la loro supremazia nel mondo. Inoltre, ancor più grave è il fatto che la soit-disant esperta prenda come oro colato quanto affermato da Zelensky e dal regime ucraino ovvero che l’opposizione in Ucraina sia stata bandita perché filorussa. Sappiamo tutti che nella Storia si sono sempre utilizzati siffatti argomenti e metodi per chiudere la bocca agli oppositori. L’accusa di intendersela con il nemico è il primo atto che si compie per sbarazzarsi dei propri contestatori. A volte tale denuncia può anche essere fondata ma se per difendersi dalle quinte colonne interne si appalta il proprio Stato, l’esercito, l’intelligence ecc. ecc. non a uno ma addirittura a una cordata di Stati esteri allora il traditore della Patria marcia proprio in testa alla patria. Zelensky è proprio questo, un oligarca e sicofante travestito da eroe democratico. Per dirla con Kissinger, siamo di fronte all’ennesimo figlio di puttana degli Stati Uniti. Se ciò non viene visto e capito dagli esperti vuol dire che o non sono molto intelligenti o sono i soliti giannizzeri istruiti proprio per svolgere quella funzione mistificatrice e subdola.
I russi hanno inferto una dura lezione agli americani e ai loro protetti. Protetti ma fino a un certo punto. Come ha scritto il Generale Fabio Mini, i russi fanno fuori il sistema Patriot fornito dagli americani agli ucraini (che però la propaganda segnala soltanto “danneggiato”).
Lo smacco è importante. Gli americani non sono in grado di garantire la sicurezza collettiva di cui si vantano. I sacrifici imposti alle nazioni costrette a combattere per conto di Washington non assicurano più nulla. Si muore come mosche in nome di una libertà fantasiosa e di una democrazia simulata. Gli Usa sono indietro e non hanno mezzi pari a quelli russi nel settore missilistico. Sicuramente provvederanno a recuperare ma i loro nemici nel frattempo potrebbero spingersi ancora oltre. Ci dicevano che la Russia era uno scatolone di materie prime che sopravviveva solo grazie alle esportazioni. Era la solita menzogna. Questa è in grado di sviluppare una tecnologia che i nostri cervelloni si sognano. La tanto decantata scienza Occidentale produce montagne di studi e controstudi che invece concludono sempre meno. I nostri scienziati che si sentono i migliori al mondo si citano addosso ma hanno perso lo smalto delle scoperte rivoluzionarie o di quelle che pesano nel mondo in crescente conflittualità.
Inoltre, mancando di senso della realtà provano a costruire un’illusione parallela che mescola ideologia e propaganda. Oggi una guerra convenzionale contro Mosca sarebbe un passo verso il disastro. Se cercavano conferme le hanno ottenute dai Kinzhals che hanno distrutto cinque lanciatori Patriot e un radar multifunzionale. È arrivato il momento di prendere atto che la superiorità occidentale in molti campi è frutto di arroganza e non di sostanza. Anche la nostra cultura non ha più niente da proporre. Gli intellettuali seminano odio e raccolgono idiozie. Stiamo perdendo l’uso della parola e del pensiero perché ci vietiamo dire quello che pensiamo e di pensare quello che diciamo. I barbari siamo noi.