Vogliamo i Generali
Bruno Vespa accusa Il Gen. Vannacci di aver espresso tesi contrarie alla politica del Governo nella sua funzione di addetto militare in Russia. Per la precisione, Vespa ha rivelato che Vannacci si sarebbe fatto sfuggire opinioni pro russe con qualcuno ed in particolare che:
– la NATO ha sbagliato a mettersi troppo addosso alla Russia
– l’America e gli occidentali si sono comportati male quasi costringendo Putin ad invadere l’Ucraina (qui Vespa si impappina e dice ad invadere la Russia anziché l’Ucraina).
Vespa sostiene che si tratti di un fatto gravissimo per un alto ufficiale che dovrebbe sottostare ai doveri di servizio della Patria.
Il fatto sconcertante è che il tradimento della nazione non è del Generale ma di tutta la nostra classe politica sottomessa ai diktat degli USA. Gli italiani non hanno mai dichiarato guerra a Mosca (i sondaggi attestano che sono contrari all’invio di armi a Kiev) e non hanno mai preteso sanzioni contro quel Paese (anche in questo caso ci sono stati segnali che le ritengano deleterie per la nostra economia).
Vannacci tuttavia ha rinnegato che quello fosse il proprio pensiero quanto piuttosto la traduzione a parole sue di un sentimento diffuso in Russia. Il che, almeno, la dice lunga sulla vana speranza coltivata dall’Occidente collettivo che il popolo russo possa sollevarsi contro il suo capo. Non accadrà perché il sentimento comune in Russia è che gli occidentali sono i primi responsabili dei loro guai.
La verità è che governi, parlamenti e apparati mediatici di supporto, in tutto l’Occidente, stanno manipolando la verità per ingannare l’opinione pubblica. Dopo aver messo alle strette i russi hanno lanciato una lunga campagna di odio per addossare ai primi tutte le responsabilità di una guerra voluta soprattutto da Washington, alla quale si sono supinamente aggregati i vassalli europei.
Auspichiamo che la Russia chiuda bene questa partita contro l’occidente anche se non è quella per la vita come sostengono certi analisti senza cognizione dei processi storici.
Se i Generali italiani invece sono più o meno sulla stessa linea di Vannacci dimostrano sicuramente maggior lungimiranza strategica e minor servilismo dei nostri politici, i quali si adeguano alla solita sudditanza contro i reali interessi della Repubblica non di certo per amore del popolo italiano.
Meglio i Generali dell’esercito che i camerieri della politica.