Non condivido la tua idea, ma darei la vita perché tu possa esprimere la mia

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“Non condivido la tua idea, ma darei la vita perché tu possa esprimere la mia”.

Scriviamo da questa trincea del pensiero in cui ancora resistiamo ai prepotenti anche se non sappiamo per quanto tempo. In Inghilterra hanno già iniziato ad arrestare le opinioni avverse e con esse gli individui che se ne fanno latori. Il Governo di sua maestà ha vergato chiaro e tondo l’intimidazione: “Think before you post”. Pensa prima di pubblicare. Evidentemente loro, i poliziotti del politicamente corretto, non ci hanno pensato due volte prima di postare sui social questa minaccia generale che, in altri tempi, avrebbe scaraventato la gente dal virtuale al reale, ad attizzare la rivolta sociale. In verità, non vi chiedono di pensare ma di smettere di farlo. Siamo in guerra e si sa che il nemico ti ascolta. Anzi, il nemico è ovunque, persino dentro di noi quando ci mostriamo recalcitranti ad accettare che i sessi biologici non sono due o che l’identità etnica di un popolo, costruita nei millenni, non è che un pregiudizio dell’ultima ora dal quale saremo obbligati a guarire con le buone o le cattive per essere totalmente inclusivi. Ma se il nemico ci ha invaso nelle membra vuol dire che noi stessi siamo il nemico. Per questo è partita la caccia all’uomo con agenti informatici che scrutano i profili su Internet per individuare e stanare i ribelli attraverso squadre d’assalto speciali che ti bussano alla porta e ti portano via per metterti alla sbarra, al cospetto di un giudice il quale ha già deciso della tua colpevolezza. Nessuno potrà più sentirsi al sicuro, nemmeno in casa propria. Anche Il leone da tastiera, prima ridicolizzato dalla propaganda di regime, è diventato un pericolo concreto per un potere insicuro e instabile fondato sull’antistorico trasformato in unica storia ufficiale. Napalm51 non fa più ridere ma genera terrore.
Basterà la forma dubitativa per essere accusati di apostasia contro i dogmi costituiti e per farci marcire in prigione o in una colonia di rieducazione. Sarà già questo il segnale della presenza del virus alieno nel nostro sangue da cui vorranno obbligatoriamente vaccinarci. É iniziata la prima vera campagna antiepidemica che farà apparire uno scherzo i tempi dei confinamenti per covid.
Come spesso si dice, la fantascienza anticipa la vita. Noi siamo gli ultracorpi e la sussistenza di idee non conformi nella testa e nelle parole sarà la prova del morbo che ha preso il controllo del nostro cervello. I mostri, che si percepiscono normali, hanno sguinzagliato cani e poliziotti e sono sulle tracce dei rivoltosi. Ci stanno braccando. Sui petti i gendarmi di Occidente portano scritta la frase: “Non condivido la tua idea, ma darei la vita perché tu possa esprimere la mia”.
Buonanotte popolo.