Idioti ai posti di comando

Idioti ai posti di comando
Continua il duello a distanza tra Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri russo, recentemente definita da Dagospia “zoccola” senza che i nostri giornali abbiano fiatato, e il PdR. Eppure, nello stesso momento, quegli stessi media si indignavano perché il giornalista Soloviev aveva definito la vicepresidente del Parlamento europeo “una bocca che puzza di tirannia” per avergli impedito di parlare sulla TV di Stato italiana.
Ancora una volta, la Zakharova ha messo Mattarella di fronte alle sue affermazioni, ancora più gravi se si considera che sono state pronunciate a Tokyo. Il Presidente della Repubblica ha dichiarato:
“La Federazione Russa si è fatta promotrice di una rinnovata e pericolosa narrativa nucleare, a cui si aggiungono il blocco dei lavori del Trattato di non proliferazione, il ritiro dalla ratifica del Trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari e le minacce rivolte all’Ucraina, instillando l’inaccettabile idea che ordigni nucleari possano divenire strumento ordinario nella gestione dei conflitti, come se non conducessero inevitabilmente alla distruzione totale”.
Parole pronunciate nel Paese che ha subito l’unico attacco atomico della storia, a causa dello sganciamento di due bombe americane su Hiroshima e Nagasaki. Naturalmente, Mattarella si è ben guardato dal citare Washington, ma non ha avuto remore a puntare il dito contro Mosca, nonostante le sue asserzioni siano palesemente false.
Tanto più che è proprio l’Europa a prepararsi a un piano di riarmo basato sulla menzogna di un inesistente pericolo russo. Questo piano, insieme alla narrativa del “babau russo”, è l’unico elemento che tiene in vita una classe dirigente europea, incapace di una visione autonoma e ormai ridotta ad un branco di scimmie urlatrici senza l’intelligenza di queste ultime. Nel suo cervello collettivo, c’è una ruota di criceto senza l’animaletto che la faccia girare. E saranno proprio loro, gli europeisti, a portarci alla rovina, perché nella storia non sono stati tanto i criminali a distruggere l’umanità, quanto gli idioti ai posti di comando.