Bombaroli umiliati

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Ricordate, la linea ufficiale dei bombaroli occidentali era fare la guerra a Putin senza umiliarlo. Gli hanno fatto la guerra, l’hanno persa e hanno rimediato una storica umiliazione che verrà ricordata a lungo. L’Occidente collettivo ha perso quello che lo ha caratterizzato nella sua lunga affermazione epocale, il lume della ragione. Il faro della conoscenza si è ormai spento e al suo posto si ritrova il monumento in rovina di una grandezza divenuta supponenza. È morta anche la scienza politica.
Quest’ultimo episodio non è solo il fallimento di una strategia militare o la sconfitta in una guerra, ma un altro sintomo di una crisi più profonda. L’Occidente ha smarrito la capacità di analizzare criticamente la realtà. L’illusione di essere nel giusto, di avere una formula per tutto, sostenuta da una narrativa autoreferenziale, ha portato a decisioni ripetutamente errate, basate su ideologie reazionarie in quanto negazione di una valutazione razionale dei fatti. La stessa razionalità, ridotta a formuletta magica, ha smesso di essere utile alla comprensione della vita.
L’autoreferenzialità delle sue élite politiche e mediatiche ha minato la capacità dell’Occidente di affrontare il mondo in modo pragmatico, secondo il primo vero principio consolidato di ogni scienza che, come diceva Galilei, è: osservare la natura. E ciò vale anche per le scienze sociali. Non a caso anche Machiavelli cento anni prima di Galilei si premurava di avvertire che occorreva descrivere e giudicare il mondo per quello che era non per ciò che il cuore pretendeva che fosse.