“BRUCIANDO S’IMPARA”
Oh bello lo scuoter del capo
su verità incontestabili! (B. Brecht)
Non credo che bruciare bandiere o pupazzi raffiguranti soldati assassini sia una cosa utile. Ma ciò cambia le legittime ragioni di una protesta? L’assassino diventa meno assassino se la sua effige viene bruciata in piazza? E una bandiera bruciata, data in pasto al pubblico ludibrio, diviene davvero più onorevole in virtù di tale atto? (che resta, comunque, atto stolto e fatto da stolti).
Non credo proprio. Quella bandiera continuerà ad essere un simbolo di oppressione se rappresenta un paese oppressore.
Tutto questo mi ricorda una vecchia canzone di Gaber intitolata “Se fossi Dio” che, più o meno, diceva così del piccolo borghese violentatore di minorenni: “Speriamo che a tuo padre gli sparino nel culo cara figlia! Così per i giornali diventa un bravo padre di famiglia”. Appunto. Precisamente.
Si fa un gran rumore mediatico per coprire le vere ragioni che hanno animato le manifestazioni di sabato scorso. A mio modo di vedere, se non fosse stato per le bandiere o per i fantocci bruciati ci si sarebbe attaccati agli slogan (quei cani di giornalisti di Studio Aperto hanno detto di avere registrato slogan infamanti contro le forze militari italiane, ma più ripetevano: “Li sentite in sottofondo, 10-100-1000 Nassirya”? Più non si sentiva un bel nulla, se si esclude la voce della conduttrice del Tg che ripeteva: “sì, sì li sento!”). Ma gli organizzatori della manifestazione non si dolgano troppo e non perdano tempo a scovare i piromani, tanto i media trovano sempre un modo per "pervertire" il volere popolare, a prescidere da questi idioti. Eccovi un argomento buono per tutte le stagioni e usato già tante volte: l’ingratitudine della sinistra antioccidentale ed antisemita che preferisce i mussulmani della sharia rispetto agli americani (gli affossatori della dittatura nazi-fascista) dei diritti umanitari e delle libertà civili. A qusto punto, anche Hiroshima e Nagasaki, perdono di "portata" di fronte a tanta "bontà".
In qualunque forma si protesti, i giornali (che hanno i propri padroni) e i giornalisti (che hanno le loro cucce) racconteranno sempre e solo quel che fa più sensazione o quel che più conviene raccontare. Per questo, come diceva Gaber (stessa canzone): “con i giornalisti come cogli, cogli sempre bene”.
Un po’ di manipolazione e un po’ di società dello spettacolo, è questo il loro lavoro. Del resto i compagni, “figli di prometeo” ed autori dell’infausto gesto, già sapevano quel che sarebbe accaduto il giorno dopo. Ed è per questo che lo hanno fatto. Tutti qui a parlare di loro.
Vorrei chiedervi solo un favore. Va bene dare l’alibi alla stampa di sistema. Ma darlo a Bertinotti proprio non mi va giù. Il Grande Vecchio del Comunismo Riformato (CR) sulla manifestazione ha detto solo due parole. Ovviamente, non erano una chiosa negativa alle stragi israeliane contro i palestinesi, ma un’invettiva contro gli slogan e contro gli “idioti” che bruciano le bandiere. Gli avete tolto le castagne dal fuoco.