IL SINDACO FILOSOFO
“Io se fossi Dio, dall’alto del mio trono vedrei che la politica è un mestiere come un altro e vorrei dire, mi pare Platone, che il politico è sempre meno filosofo e sempre più coglione!: è un uomo tutto tondo che senza mai guardarci dentro scivola sul mondo, che scivola sulle parole anche quando non sembra o non lo vuole”.
(G. Gaber, Io se fossi Dio, 1980).
Parole mai più calzanti se riferite al Sindaco di Venezia Massimo Cacciari il quale, commentando la debacle dell’Unione alle ultime amministrative, ha emesso la sua “lucida” sentenza gettando tutte le colpe sulla sinistra “estrema” (?) che avrebbe, a suo dire, immobilizzato il governo Prodi. Nella storia dell’Italia non si era mai vista una sinistra “di lotta e di governo” così piegata a 90° verso i poteri forti, eppure questo è quello che dice l’ineffabile Sindaco (fonte intervista “Affari Italiani”):
La sinistra radicale incolpa il partito democratico per la sconfitta elettorale. Ha ragione?
"Sta vaneggiando. Uno dei fattori che ha portato a questo risultato sono proprio i condizionamenti e i veti posti continuamente al governo dall’ala radicale della maggioranza. Vedi i Dico, il blocco della riforma delle pensioni e tanti altri temi, tra cui la politica estera. La sinistra radicale sta semplicemente vaneggiando".
Però Giordano, Diliberto e Pecoraro Scanio attaccano…
"Mentono sapendo di mentire. Perché sanno benissimo che sono una delle cause di questa disfatta elettorale. Il Centrosinistra ha avuto in quest’anno di governo come immagine fondamentale il condizionamento della sua ala
estrema. Come hanno pesato negativamente durante l’esecutivo Berlusconi i diktat della Lega, è evidente".
C’è bisogno di altri commenti…