PUTIN FIRMA IL RITORNO DELLA RUSSIA NEI BALCANI E NEL MAR NERO (Geostrategie.com, traduzione di G.P.J)

 

Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato, lunedì a Istanbul, che la Russia, forte della sua potenza energetica, sarà di ritorno nelle zone tradizionalmente influenzate dal suo paese, in particolare nei Balcani e nella regione del Mar Nero, che potranno tornare a contare su di essa.

“Tutti sanno che i Balcani e la regione del Mar Nero sono zone d’interesse particolare per noi” ha dichiarato il Presidente russo, al margine del vertice dell’Organizzazione di cooperazione economica del Mar Nero che riunisce 12 paesi che si affacciano sul Mar Nero.

La Russia con le sue possibilità crescenti ritorna in questa regione, è un dato evidente”, ha affermato Putin ad un gruppo di giornalisti russi.

Questo ritorno di Mosca “è nell’interesse della Russia, ma anche dei nostri partners” ha chiosato il presidente russo che si è impegnato, dal suo arrivo al Cremlino nel 2000, a riproporre il suo paese sul davanti della scena internazionale.

Dopo la caduta dell’URSS, l’influenza della Russia nei Balcani, e nei paesi del Mar Nero, era considerevolmente diminuita.

Venendo da Zagabria, dove aveva partecipato domenica ad un vertice regionale sull’energia, il presidente russo si è incontrato con 11 presidenti e primi ministri dei paesi che si affacciano o che sono prossimi al Mar Nero per discutere del rafforzamento dei legami economici e commerciali di questi paesi, insistendo sul futuro della cooperazione energetica.

La zona geografica di cui si parla (comprendente l’Albania, l’Armenia, l’Azerbaidjan, la Bulgaria, la Georgia, la Grecia, la Moldavia, la Romania, la Srbia, la Turchia, la Russia e l’Ucraina) è la seconda regione più ricca al mondo per idrocarburi, dopo il Golfo.

Molti gasdotti e oleodotti attraversano questa zona per approvvigionare l’Europa di idrocarburi russi. Putin ha evocato l’accordo siglato sabato tra il gigante russo Gazprom e l’impresa italiana dell’ENI sulla costruzione di un nuovo gasdotto di 900 Km, il South Strem, che collegherà la Russia all’Europa via Mar Nero. Tre anni saranno necessari per costruire questo gasdotto con una capacità di 30 miliardi di metri cubi di gas trasportato per anno, che passerà dalla Bulgaria dove poi si dividerà in due branche, una verso l’Austria e l’altra verso la Grecia, passando per Otranto, nel sud Italia.

“Questo progetto risponde ai nostri interessi nazionali”. Esso risponde anche agli interessi dei nostri partners”, ha sottolineato il presidente russo.

Putin si è rallegrato dell’ “’interesse manifestato dall’Italia, dalla Bulgaria e ora dalla Grecia” per il progetto South Strem.

Evocando il possibile tracciato del gasdotto in Grecia, ha anche stimato che questo dipenderà “dagli specialisti, e dai costi del progetto”.

La Russia già fornisce gas a molti paesi dell’Organizzazione di cooperazione economica del Mar Nero (CEMN), notoriamente attraverso il gasdotto sotto marino Blue Strem che collega il sud della Russia al nord della Turchia con un altro asse maggiore lungo la costa occidentale del Mar Nero.

Di fronte agli altri capi di Stato  e di governo, partecipanti al CEMN, Putin ha insistito sull’importanza della cooperazione sul futuro dell’energia.

I rappresentati dei 12 stati del Mar Nero si sono ritrovati per un vertice che ricordasse il quindicesimo anniversario del CEMN, un’istituzione fondata nel 1992 per promuovere la stabilità tra i paesi situati in campi opposti durante la guerra fredda.

In un progetto di dichiarazione comune, essi hanno affermato l’importanza “del ruolo e del potenziale futuro del Mar Nero in termini di risorse energetiche (…) e di corridoio fondamentale per il transito del gas e del petrolio principalmente destinato all’Europa”.

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COMUNICATO Comitato Via Le Bombe :

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In Italia sono presenti 90 bombe atomiche nelle basi americane di Aviano (PN) e Ghedi (BS).
Il comitato Via Le Bombe ha intentato una causa civile contro il governo statunitense per chiederne la rimozione.

La DWC video sta realizzando un documentario su questa vicenda, per sostenere la causa del comitato, informare i cittadini e ribadire la necessità del disarmo atomico.

Per finanziare questo documentario abbiamo bisogno del sostegno della gente. Vogliamo realizzare un film prodotto dal basso, con la gente non con i capitali.

Per sostenere il progetto è sufficiente prenotare in anticipo una copia del dvd al prezzo di 10 euro + spese di spedizione.

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