NUOVO PUNTO DI FLESSIONE DELLA CRISI SISTEMICA GLOBALE
Quando il miraggio della crisi controllata svanisce…
(fonte Leap E/2020, traduzione di G.P.)
Gli apprendisti stregoni sono condannati a ripetere gli stessi errori. Così, nel 2007, il tentativo delle autorità e dei grandi istituti finanziari di camuffare la crisi dei subprimes (1) che aveva tuttavia iniziato a colpire duramente i mercati in febbraio/marzo
Settore immobiliare: il pavimento che sprofonda
Bolla finanziaria mondiale: Solo l’inflazione avanza
Economia US: La recessione si afferma
Disavanzi pubblici US: Il grande ritorno
Dollaro: Il balzo che non c’è
Europa:Disaccopiamento confermato – il cuore di Eurolandia resiste/Regno Unito in recessione
Asia: la prospettiva di un rallentamento brutale
Per questo formuliamo anche una serie completa di raccomandazioni strategiche ed operative per prepararsi allo choc dell’inizio dell’estate 2008
In questo comunicato pubblico, desideriamo spiegare come il periodo attuale di "euforia" degli attori contribuisce a peggiorare lo choc a venire. Così, nonostante le evidenze quotidiane della prosecuzione della crisi (perdite bancarie e continuazione del processo di deprezzamento degli attivi finanziari (2), moltiplicazione dei fallimenti di banche medie in particolare negli Stati Uniti (3), fragilità crescente delle grandi società d’assicurazione (4), prosecuzione del crollo dei prezzi del settore immobiliare (5), contaminazione dell’economia reale e delle economie fuori dagli Stati Uniti (6), prosecuzione della caduta della valuta US (7), rallentamento economico in Europa (8)…), le autorità finanziarie, le grandi banche ed i mass media internazionali hanno sostenuto che la crisi era sotto controllo. Impotenti nella realtà, questi "apprendisti stregoni" ormai sono ridotti ad utilizzare l’ "arma psicologica" per provare a fermare la crisi. Ciò significa che la crisi sistemica globale ha giorni "luminosi" davanti a sè poiché non appartiene all’ambito virtuale dove sembrano eccellere banchieri centrali, banchieri d’affari e mass media finanziari. Naturalmente, le grandi banche hanno approfittato della "euforizzazione" attuale per provare a fare condividere ai più le perdite passate, e soprattutto quelle future, ancora più importanti (9), lanciando vaste operazioni di ricapitalizzazione (10).
Immobilier américain : le plancher toujours plus bas – Evolution des prix de l’immobilier résidentiel dans les 20 plus grandes métropoles US 01/2000-02/2008 – Source : S&P Case-Shiller
Tuttavia, questa volta, ed a differenza dell’anno scorso, gli attori esitano di fronte all’inganno o lo accettano contro voglia. È, secondo LEAP/E2020, un elemento psicologico fondamentale, che non dipende dal virtualismo circostanziale. Al contrario accentuerà l’impatto della crisi quando il miraggio della "crisi controllata" si vaporizzerà all’inizio dell’estate 2008. Infatti, il sistema finanziario mondiale, ed in particolare il suo pilastro americano, gioca il tutto per tutto. Il gruppo di LEAP/E2020 non è certo che questo sia stato perfettamente capito. Ma, la credibilità della FED e delle grandi banche è oggi estremamente debole (non parliamo neppure delle autorità politiche). Gli operatori (che siano investitori individuali, semplici risparmiatori o fondi sovrani) sono diffidenti e si chiedono attualmente se non sono manipolati. Se, come pensano i nostri ricercatori, da qui ad alcune settimane, saranno obbligati a constatare che lo erano, e che la crisi lungi dall’essere sotto controllo riappare con una forza decuplicata, allora, assisteremo a veri momenti di panico, in particolare sui mercati finanziari. Poiché non c’è nulla di peggio nella psicologia di massa che la sensazione collettiva di essere stati scientemente fuorviati. Per prendere un’immagine semplice, ma che possono comprendere tutti coloro che sanno che le banche "mantengono" la grande massa degli investitori con la fiducia che questi concedono ad esse per gestire i loro investimenti, basta immaginare le conseguenze di un rifiuto improvviso dei risparmiatori nel continuare a lasciare alle banche la gestione del loro risparmio, e di esigere la liquidazione dei loro portafogli borsistici a profitto di investimenti meno rischiosi. Le conseguenze di una tale evoluzione sarebbero dell’ordine di un ribasso del 20% delle piazze finanziarie mondiali in pochi giorni. È quest’incubo che abita le banche centrali ed in particolare
Etat de l’opinion américaine sur la situation de l’économie US (12/2006 – 04/2008) – Source : Washington Post/ABC News
Bisognava salvare "il soldato Bear Stearns ", al prezzo di un lassismo finanziario senza precedenti? E’ la domanda che si pongono oggi gli esperti finanziari. Come si possono salvare le decine di milioni di operatori economici sconosciuti che la crisi sta portando via? E’ questa la domanda principale per i decisori politici, economici e finanziari a partire dall’estate 2008. Guradando al virtualismo circostanziale che sembra affermare che la manipolazione dell’informazione è il massimo del "know-how" in materia di potere, il nostro gruppo è piuttosto pessimista sulla capacità dei dirigenti mondiali di rispondere efficacemente alla seconda domanda. Ma in tutti i casi, è quella più importante poiché appartiene ancora al futuro, anche se i tempi diventano molto brevi. Nel prossimo numero del GEAB, quello dell’estate 2008, il nostro gruppo affronterà in dettaglio le prospettive del secondo semestre 2008 per ogni grande regione del pianeta; così come le opzioni disponibili, per regioni e per settori e categoria di attivi.
Notes:
(1) Notre équipe avait alors appelé cette opération un « processus d’euphorisation des acteurs ».
(2) Chaque jour ou presque une banque américaine, européenne ou asiatique annonce des milliards de dollars US ou d’Euros de nouvelles pertes ou réductions de ses profits, comme par exemple rien qu’au cours des 5 dernières semaines : Citigroup (source : Bloomberg, 18/04/2008), UBS (source : New York Times, 07/05/2008), Crédit agricole (source : France24, 13/05/2008), HSBC (source : ICWales, 12/05/2008), Lehman Brothers (source : Financial Post, 17/04/2008), Deutsche Bank (source : International Herald Tribune, 29/04/2008), Mizuho Bank (source : India Times, 11/04/2008), Royal Bank of Scotland (source : Financial Week, 28/04/2008), etc.. la liste exhaustive serait très longue.
(3) Déjà trois faillites bancaires en trois mois aux Etats-Unis, sans compter Bear Stearns racheté par JP Morgan avec l’argent de
(4) En fait, comme notre équipe l’avait annoncé il y a déjà plusieurs mois, les grandes compagnies d’assurances commencent également à être obligées de reconnaître des pertes très importantes du fait de la crise. Ces dernières semaines, ce sont deux grandes assurances américaines, AIG, le leader mondial, et State Street (qui risque la faillite), qui ont ouvert le bal. Mais elles ne sont que les premières d’une longue liste car les assurances sont prises comme les banques dans la tenaille des dépréciations d’actifs et des assurés en voie d’insolvabilité. Sources: CNNMoney, 09/05/2008 & DowJones/EfinancialNews, 08/05/2008.
(5) Les prix de l’immobilier résidentiel ont baissé de 7,7% en moyenne au premier trimestre 2008 aux Etats-Unis, soit la plus forte baisse enregistrée depuis au moins 29 ans (quand ont commencé ces statistiques). Et au Royaume-Uni, le gouvernement s’inquiète d’une baisse d’au moins 10% des prix de l’immobilier cette année. Sources : Bloomberg, 13/05/2008 & Telegraph, 14/05/2008.
(6) Lire à ce sujet le très bon article d’Ambrose Evans-Pritchard dans le Telegraph du 13/05/2008.
(7)
(8) Source : Commission européenne, 28/04/2008
(9) Comme l’a souligné récemment, David Rubinstein, le patron du Carlyle Group. Source: Bloomberg, 12/05/2006
(10) Comme par exemple, Washington Mutual (source :
La Tribune, 08/04/2008), Citigroup (source : BBC News, 29/04/2008), Royal Bank of Scotland (source : SkyNews, 22/04/2008) et bien d’autres encore comme Société Générale, UBS, … ou qui se sont renflouées provisoirement ces derniers mois par l’injection de capitaux des fonds souverains. Alors évidemment, il faut que ces opérations paraissent être des occasions à ne pas manquer … au moins pour quelques mois.
(11) L’exemple le plus flagrant est actuellement constitué par le marché immobilier américain dont les prix ne cessent de baisser, alors que la récession économique en cours dissuade les acheteurs potentiels de profiter de la baisse des prix, tandis que les banques qui croulent déjà sous les stocks de biens immobiliers saisis réduisent leurs prêts immobiliers à d’éventuels acheteurs. Cela contribue à faire baisser les prix toujours plus bas, à accroître les dépréciations d’actifs des banques, à réduire la capacité d’endettement des ménages, à ralentir les dépenses liées à l’immobilier (un secteur clé de l’économie US), à réduire les rentrées fiscales et à convaincre encore plus les potentiels acheteurs d’attendre. C’est ainsi que le plancher s’enfonce toujours plus bas sous les pieds des consommateurs, des banques, des entreprises et des autorités locales, nationales et fédérales. Pour notre équipe, cet effet « descenseur » continuera au moins jusqu’à la fin 2009.