LE BANCHE TENTANO DI RITARDARE IL CROLLO DELLE MONOLINES.

FONTE: Journal des Finances n° 6293 L’enquête , TRAD. DI G.P.

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Nuovi declassamenti del rating dei rehausseurs de crédit (società di bond insurer, ndr) costringeranno le banche a lanciare aumenti di capitale

ANNE DE GUIGNÉ | JDF HEBDO | 12.07.2008

 

L’estate 2007 fu quella dei subprimes; il 2008 si annuncia come quello delle monolines, o rehausseurs de crédit. Sono queste che fanno precipitare i corsi dei valori finanziari da tre mesi. In occasione dei prossimi risultati trimestrali delle banche, deprezzamenti e nuovi aumenti di capitale rischiano di essere all’ordine del giorno. Le rehausseurs de crédit che garantiscono una parte dei portafogli di attività cartolarizzate delle banche sono minacciate dal crollo. Le agenzie di rating le hanno declassate dopo le pubblicazioni dei risultati in perdita netta nel primo trimestre 2008. Le difficoltà delle monolines si spiegano con il riorientamento strategico che le ha condotte da due anni ad investire in prodotti strutturati di cui non misuravano tutti i rischi.   

 

Le principali società di rehausseurs de crédit garantiscono oggi tra 2.000 e 2.500 miliardi di dollari di attività. Il declassamento del rating di tali società deteriora  automaticamente il fair value delle stesse, detenute nei bilanci dei comuni, delle banche o dei fondi. Negli anni ‘80, le istituzioni pubbliche coprivano in media il 50% dei loro obblighi; questa proporzione è passata al 22%. Le vittime più visibili del declassamento delle monolines sono dunque le banche, che pubblicano ogni trimestre dei risultati sotto IFRS, vale a dire aggiustate al valore di mercato delle attività. Le banche si sono rivolte alle monolines per aumentare le loro attività cartolarizzate, e soprattutto i loro ABS CDO, titoli di debito emessi per un veicolo di cartolarizzazione a partire da obbligazioni sostenute ad attività come stock o crediti. Secondo Standard & Poor’ s, Ambac e MBIA, le due principali società di rehausseurs de crédit sono così impegnate su 1.600 sezioni di attività cartolarizzate, che rappresentano 350 miliardi di dollari. Gli ABS CDO minacciati da un prossimo declassamento della valutazione delle società di rehausseurs de crédit sono concentrati nei bilanci di alcune banche. Fra le più esposte appaiono Merrill Lynch, UBS, Citigroup, Morgan Stanley e RBS. In Francia, Société Générale e Crédit Agricole sono le istituzioni più minacciate. CASA ha subito 3,9 miliardi di deprezzamenti a causa della sua esposizione ai monolines, e Société Générale, 1,6 miliardi. Riassumendo, le banche hanno già deprezzato di circa 20 miliardi di dollari per fare fronte a questa minaccia. Per consolidare i monolines, le istituzioni bancarie tentano di istituire meccanismi “di commutazione” che annullerebbero gli impegni delle bond insurance. Quest’ultime hanno venduto ai loro clienti contratti di assicurazione sotto forma di Credit Default Swap (CDS). Per annullare questi contratti, le banche possono sia versare impegni inferiori all’importo della garanzia, sia invitarsi alla tavola rotonda delle rehausseurs. Se l’ operazione riuscisse, si eviterebbe un fallimento delle rehausseurs e si limiterebbero le perdite delle banche. Ma per trovare un terreno d’ intesa, le parti devono riuscire a valorizzare questi CDS, un tour de force nel contesto attuale del mercato.

IL NOSTRO CONSIGLIO gli andamenti delle banche integrano ipotesi molto pessimiste. Restiamo sul buy per BNP Paribas (codice: BNP, Comp. A, SRD). Attendere prima di riposizionarsi sulle altre.