ALCUNI FRANCESI LO SONO PIU’ DI ALTRI…

di Christian Bouchet (trad. di G.P., Fonte voxnr.com)

 

Ciò che mi ha colpito di più nella liberazione della franco-colombiana Ingrid Betancourt, è la conclusione della dichiarazione ufficiale di Nicolas Sarkozy: “Vorrei che le mie ultime parole fossero per il soldato (Gilad) Shalit e per i suoi genitori. Non lo dimentichiamo. La Francia è sempre pronta a mobilitarsi quando qualcuno è ingiustamente detenuto”. Ci si potrebbe, tutto sommato, rallegrare che il nostro presidente sia così attento alla situazione dei francesi che possiedono una doppia nazionalità. Ciò sarebbe a suo onore, se quest’attenzione non fosse selettiva… Perché infatti Gilad Shalit – che non è nulla di più di un soldato fatto prigioniero – e non Salah Hamouri, giovane studente franco-palestinese imprigionato da oltre 3 anni nelle carceri israeliane per reato d’opinione (è un simpatizzante del FPLP) e condannato a restarvi ancora altri 7 anni?. Perché? Sì, perché? Semplicemente perché alcuni francesi lo sono più di altri se appartengono “ad una Comunità” ben particolare o alla casta dei dominanti che ci dirigono. Essendo stato scritto ci si può interrogare su alcune dichiarazioni dell’ostaggio bling-bling delle Farc. Avrebbe portato catene ventiquattrore su ventiquattro per tre anni e faceva 300 km a piedi all’anno in media. In breve, sarebbe stata trattata come " un cane" da parte dei suoi carcerieri. Per qualcuno che ha subito un tale trattamento, l “égérie des bobos” è ben pimpante ed in evidente buono stato di salute.

Si compareranno utilmente le fotografie prese dopo la sua liberazione a quelle di Sami Al-Hajj il cameraman di Aljazeera, fermato in Afganistan a fine 2001 e trasferito a Guantanamo ad inizio 2002, per restarvi fino al 2 maggio 2008. La sua detenzione è avvenuta nello stesso periodo e per la stessa durata di Ingrid Betancourt. Ma egli era ospite della più grande democrazia del mondo in un campo in cui “le condizioni di detenzione dei prigionieri sono migliori che in Belgio” secondo una relazione dell’OCSE. Vedendo le immagini di Ingrid Betancourt in salute perfetta, e di Sami Al-Hajj portato dai soldati Usa su una barella mentre lasciava Guantanamo per entrare in un ospedale, si può soltanto pensare che i carcerieri delle Farc non fossero poi così cattivi e, in tutti i casi, meno di quelli Usa!