BOLLETTINO LEAP E/2020 SULLA CRISI IN CORSO, TRAD. di G.P.
Contrariamente a ciò che l’aumento vertiginoso del corso del dollaro, rispetto a quasi tutte le grandi valute dalla fine del luglio 2008,potrebbe lasciare credere, LEAP/E2020 non vede alcuna ragione pertinente per modificare le sue anticipazioni del corso EURUSD per la fine di quest’anno. Al contrario, come descritte in questa GEAB N°27, la natura e le condizioni di manipolazione immensa del corso della valuta americana, orchestrate nell’ultima settimana di luglio 2008 dal Tesoro americano, con il sostegno attivo dei “Primary_dealers” della FED, delle banche centrali cinesi e probabilmente giapponesi ed europee, ha convinto i nostri ricercatori che, oltre al suo carattere effimero, essa indicasse, a causa delle condizioni della sua messa in atto, un’accelerazione del crollo del sistema del dollaro nel quale viviamo dal 1945. Dalla fine di luglio 2008, le spiegazioni non sono mancate per tentare di chiarire il balzo fantastico della valuta americana rispetto a tutte le grandi valute mondiali. Esse si sono spesso focalizzate sul tasso EURUSD che infatti è diventato de facto il barometro per eccellenza della fine dell’era del dollaro. I nostri ricercatori hanno analizzato attentamente tutte queste spiegazioni per arrivare ad una conclusione molto semplice: è sembrato che le 3 spiegazioni principali non avevano alcun fondamento messe da parte le attese, gli interessi o le ossessioni di quelli che le formulavano (1), o che esse non permettevano da sole di spiegare un movimento così generale e brutale della valuta americana. Qui sotto, il nostro gruppo presenta due analisi delle sue tre spiegazioni sviluppate nella GEAB n°27.
1 spiegazione: “L’ economia mondiale ormai è toccata dalla crisi e ciò causa dunque una fuga verso la qualità„ È certo che la maggioranza degli investitori ed operatori finanziari mondiali non si è resa conto che nel corso di quest’estate l’Europa, l’ Asia ed i mercati emergenti in generale sarebbero stati toccati dalla crisi (“il mondo s’inabissa nel cuore della fase d’ impatto della crisi„ come aveva titolato LEAP/E2020 nel giugno scorso). Avevano commesso l’errore abituale di credere nei comunicati dei vari dirigenti di questi paesi che affermavano, come sempre, che tutto sarebbe andato per il meglio… fino a che sono stati obbligati a constatare l’opposto. Sicuramente questo fenomeno implica un certo numero di conseguenze per alcune valute del pianeta, ma certamente non simultaneamente dato che le condizioni sono molto diverse tra il Regno Unito, la zona euro,
2 spiegazione: “Gli Stati Uniti sono entrati prima del resto del mondo nella recessione dunque ne usciranno prima„. Per educazione, preferiamo non citare i mass media titolati che, su tutto il pianeta, hanno ripreso questa “spiegazione„, poiché, a tale livello d’aberrazione, si tocca la menzogna deliberata o la stupidità pura e semplice. Infatti, cosa che è ormai certa agli occhi della grande maggioranza dei soggetti finanziari ed economici, gli Stati Uniti sono entrati in una grave recessione in virtù dell’implosione del loro sistema finanziario a causa della crisi “dei subprimes„ e delle sue conseguenze (2). Ciò che è probabile, agli occhi dei più, d’ora in poi, sarà che l’ Europa, l’ Asia ed il resto del mondo verranno toccati a gradi diversi da un rallentamento economico significativo. LEAP/E2020 ha già descritto in dettaglio l’evoluzione in corso e quella futura di questo processo e non è il momento di ritornarvi qui. Ciò che è altrettanto certo agli occhi della maggioranza degli attori, è che a parte Regno Unito e Spagna, a livello nettamente inferiore, nessun paese principale è interessato da una molteplicità di crisi (immobiliare, finanziaria, bancaria, economica, monetaria, militare,…) come gli Stati Uniti, di cui nessuno conosce esattamente la fine. All’occorrenza, questa “spiegazione„ consiste nel provare a fare credere che il mondo intero si è messo a scommettere che gli Stati Uniti avrebbero avuto una crisi meno forte, o per lo meno non più forte, dell’insieme del resto del mondo e che essa non avrebbe interessato questo paese, più durevolmente del resto del mondo. E che, come un solo uomo, tutti quest’operatori si sono precipitati per comperare dollari US e vendere le altre valute, compresi i giorni in cui il Dow Jones perdeva 300 punti a causa delle cattive notizie economiche. Questi stessi operatori mondiali hanno dunque un comportamento molto singolare: credono al dollaro ma vendono i valori collegati all’ economia US! Sono persuasi che l’economia US andrà meglio prima degli altri, e dunque vendono le parti di quest’economia che detengono per comperare della valuta US. A questo stadio di schizofrenia comportamentale, non si parla di stupidità, ma di vera e propria pazzia. Oppure è una fuga in avanti disperata, dunque effimera che segna i più gravi problemi a venire del dollaro e degli attivi formulati in USD. Vedremo che è su questo fenomeno che la manipolazione si è innestata. Tuttavia questa “spiegazione„, degli Stati Uniti “uscenti prima degli altri della crisi perchè vi sono entrati prima„ non ha ovviamente convinto molto il nostro gruppo.
Impact des crises financières récentes sur les banques d’affaires (Bleu foncé : Durée, Bleu clair : Intensité) – Sources : Morgan Stanley / Oliver Wyman
In questa GEAB n°27, il nostro gruppo espone nei dettagli il meccanismo di questa manipolazione massiccia dei corsi del dollaro da parte delle autorità americane e cinesi, pur anticipando le conseguenze disastrose di questa operazione che ha contribuito ad accelerare tutti i processi di disintegrazione del sistema finanziario americano e mondiale già in corso. Il panico regna ormai a Washington (e New York) come a Pechino e le conseguenze diventano molto prevedibili per i nostri ricercatori all’ orizzonte dei dodici mesi a venire.
I consigli operativi e le raccomandazioni strategiche di LEAP/E2020 sono d’altronde utili per premunirsi contro il pieno impatto di questa crisi. Si assiste ad un “direct hit„ sul sistema finanziario globale ed è necessario comprendere chi sarà il prossimo occupante della Casa Bianca in un momento così determinante per la storia degli Stati Uniti e del mondo, considerato che per il gruppo LEAP/E2020 il suo nome non è un mistero poiché il risultato è già predefinito.
Nella GEAB n°28, in ottobre, LEAP/E2020 aggiornerà il suo calendario di anticipazione annuale della crisi sistemica globale, sviluppando le sue analisi sulla zona euro,
———
Notes:
(1) Et dans le domaine des devises où se mêlent spéculation, histoire, nationalisme et géopolitique, les obsessions sont nombreuses.
(2) Il ne se passe désormais plus une seule semaine sans qu’au moins une banque, grande ou petite, tombe en faillite. Et le gouvernement américain est obligé de prendre à son compte des pans entiers de l’économie financière comme l’a montré la nationalisation de Fanny Mae et Freddy Mac, et la faillite de Lehman Brothers.