QUANTE “BALLE”! di G. La Grassa
La crisi: occasione per un nuovo pensiero e, possibilmente, un’altra politica
(scritto il 7 ottobre)
Immaginavo che il piano di “salvataggio” Paulson reggesse almeno una settimana. Sembra già fallito alla riapertura delle borse, ieri. Andando “dal grande al piccino”, all’Unicredit il Cda ha lavorato anche in giorni festivi per mettere a punto il suo piano di “salvataggio”; 6,6 miliardi di euro di nuova capitalizzazione con “promessa” di distribuire i dividendi in…..azioni (la prospettiva non è a prima vista molto attraente). Simile piano non sembra risolvere gran che, almeno a quanto si vede finora. Comunque attendiamo “fiduciosi” i prossimi giorni; consci comunque che le borse andranno su è giù come sull’otto volante, ma alla fine arriverà l’effettiva “depressione”, quella reale [vedi l’appendice].
Ribadisco quanto ho sostenuto mille volte in questi ultimi tempi. Non ce l’ho con tecnici ed economisti perché non ci capiscono nulla; nessuno è in grado di essere migliore di altri in frangenti come questi. Irrita però altamente che questi “maghi” o “guaritori” in sedicesimo pretendano di farci credere alla loro capacità di risolvere la situazione. Ammettano infine di essere disorientarti, punto e basta! Da centocinquant’anni circa a questa parte, mi pare ci siano state, tra gravi e meno gravi (le “recessioni”), una cinquantina di crisi o giù di lì. Più o meno, a parte appunto la gravità, sono sempre avvenute con modalità non molto dissimili, salvo i dettagli “di forma” (adesso si dà la colpa ai subprime, ai derivati, ecc., ma il “minestrone” è sempre stato fatto con pessime “verdure”; e il caos prende in genere avvio dalla finanza per arrivare al settore reale). Continua a leggere