CONDANNA ONU (agenzia Ansa)

ONU: RISOLUZIONE DI CONDANNA DELL’OFFENSIVA SU GAZA
GINEVRA – Riunito in sessione straordinaria a Ginevra, il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che ”condanna con forza” l’offensiva militare israeliana nella Striscia di Gaza. Il testo chiede inoltre l’invio di una missione internazionale indipendente di inchiesta per indagare sulle violazioni dei diritti umani e della legge umanitaria internazionale da parte di Israele. Il testo e’ stato approvato dai 47 Paesi membri del Consiglio con 33 voti a favore, un voto contrario e 13 astensioni. I Paesi dell’Ue membri del Consiglio, tra cui l’Italia, si sono astenuti, giudicando la risoluzione squilibrata. Il Canada ha votato contro.

 

N.B. Dopo la sensata politica in occasione della crisi russo-georgiana (evidentemente influenzata dagli ottimi rapporti Eni-Gazprom), l’Italia – in buona compagnia europea – non perde occasione per dimostrare che non si è ancora capaci di sganciarsi dall’influenza predominante degli Usa, e da un preconcetto e ormai scriteriato appoggio ad un paese come Israele, in preda ad una sindrome da Mr. Hyde che gli fa commettere crimini di guerra sempre più mostruosi. E’ molto pericoloso non condannare subito e far “rientrare nei ranghi” un simile paese, che è un moltiplicatore di future tragedie in un’area a noi tanto vicina e verso cui perfino i governi Dc-Psi del passato conducevano una politica di maggior buon senso e consona ai nostri interessi. Si stia attenti: Israele è ormai un cancro che rischia di “ammalarci” tutti. Non si notano all’interno – e nemmeno all’esterno, nelle varie comunità ebraiche del mondo – neanche minimi sussulti (non puramente individuali) di sensatezza e di inversione di una politica così grave; si constata solo l’affermazione di una propria superiorità tale da non ammettere critiche né autocritiche. E anche leggendo la stampa di destra in Italia – Libero, Il Foglio, Il Giornale, ecc. – si resta esterrefatti di fronte al reazionarismo assoluto (e ottuso) di certi settori della nostra opinione pubblica, atteggiamento che può preparare non tanto (o non soltanto) soluzioni autoritarie e antidemocratiche (ma dov’è mai la democrazia da non so quanto tempo a questa parte?) quanto lo sprofondamento dello “spirito” di un popolo verso gli abissi di un male talmente puro da azzerare ogni barlume di razionalità e di sensibilità. Lo ripeto, attenzione: Israele ci avverte che il baratro è vicino, che i mostri (del “sonno della ragione”) sono già in mezzo a noi, stanno lavorando alacremente. E questo non è soltanto un problema morale, ma coinvolge e distrugge perfino i nostri più materiali e “bassi” interessi. E’ il male che pervade il suicida, ormai smanioso di annientare se stesso perché obnubilato dalla mancanza di senso della sua vita. O l’occidente (e l’Europa in primo luogo) sa distruggere e ricreare questa sua civiltà – che non è malata di consumismo e di “bella vita”, come blaterano certi “pensatori” e gruppastri pseudopolitici fautori del “vuoto pneumatico”, anch’essi pericolosi (e da combattere a tutto campo) perché sono l’esatto opposto dei “mostri”, e per ciò stesso ne condividono l’influsso malefico – oppure lo sprofondamento sarà lungo e doloroso. L’atteggiamento verso il conflitto arabo-israeliano (che coinvolge anche quello verso la politica statunitense) sarà una buona cartina tornasole per capire quante probabilità ci restano di “risorgere”.   (GLG)