PRO MEMORIA
In questi ultimi giorni post-elettorali, la pentola della politica ribolle ininterrottamente e il movimento superficiale dell’acqua ci riporta alla volontà di conoscere chi alimenta il fuoco. L’apparenza della cose ci dice che il governo Prodi ha difficoltà ad insediarsi in tempi rapidi, l’amico di scorribande del professore, tale patriota Ciampi, temporeggia adducendo il rispetto dei tempi istituzionali, proprio in quest’Italia cha ha nella deroga la sua grundnorm.
E’ oppurtuno capire di chi stiamo parlando, per evitare qualsiasi sorpresa in futuro, e zittire la sinistra che farà finta di non sapere. Prodi e Ciampi sono stati i massimi artefici (per conto di gruppi stranieri e italiani), dapprima della trasformazione dei più grandi enti statali italiani in società per azioni (IRI, INA, ENI, ENEL) e, poi, della loro svendita a favore sia di società straniere per le quali erano consulenti nonchè di quei capitalisti italiani che hanno ridotto alla miseria questo paese: i Cuccia di Mediobanca, i Colaninno, i Ferruzzi, i Tronchetti-Provera, i Benetton ecc.
Questi loschi figuri del nostro capitalismo straccione, che hanno come unica strategia conflittuale l’arraffamento ai danni dello Stato, sono gli stessi che hanno permesso al Centro-sinistra di vincere su Berlusconi. Tuttavia, la vittoria sul filo del rasoio lascia credere che i potentati italiani, concedono sempre il proprio appoggio con riserva. Può essere, secondo tali strategie, che un’affermazione troppo netta del Centro-sinistra avrebbe potuto rendere tale schieramento troppo autonomo e irriconoscente nei confronti dei suoi mentori, impedendo la fluidità necessaria alle manovre che gli stessi poteri forti hanno progettato.
I tecnocrati ( vero e proprio braccio armato della burocrazia capitalistica) Prodi, Ciampi e Draghi sono dei frequentatori abituali delle strategie dei dominanti. Ciampi, per esempio, è stato l’artefice della fine del monopolio delle banche per ciò che concerne la gestione delle operazioni sui titoli e valute estere, con il trasferimento di tali competenze alle società di intermediazione immobiliare, mentre dall’altro lato ha concesso alle banche medesime carta bianca in merito alla cessione e gestione dei crediti. Si potrebbe dire che questo patriota del capitalismo, è un uomo competente e poichè legato a certi ambienti(con i quali condivide una certa filosofia di pensiero) fa effettivamente il suo dovere. Nemmeno questo è vero. Ciampi si è reso responsabile della più grossa svalutazione ai danni della lira nel ’92. Allorchè il banchiere filo americano Soros lanciò il famoso attacco speculativo sulla lira, Ciampi, per resistere a ciò non chiese aiuto ad alcuno, ma tentò di sopperire con le riserve valutarie di Bankitalia. Questa strategia perdente(quasi un accordo sottobanco) determina il precipitare del valore della lira di 30 punti percentuali. Da tale operazione in poi l’Italia diverrà un banchetto(di conquista) dove ci si può mangiare le proprietà statali per pochi spiccioli.(Destra e Sinistra lo hanno premiato con la presidenza della Repubblica e forse con un secondo mandato). All’epoca uno stretto collaboratore di Ciampi è Mario Draghi. L’attuale presidente di Bankitalia negli anni dello sfacelo della prima Repubblica prendeva ordini direttamente dalla finanza anglossassone. Dopo la caduta della DC questi banchieri hanno spiegato ai nostri funzionari come si doveva procedere con le riforme necessarie atte a consegnere l’Italia nelle loro mani. Draghi presidente di Bankitalia, oltrechè dirigente Goldman Sachs e accreditato in quota Bilderbergers insieme a Padoa-Schippa, Mario Monti, Renato Ruggero ecc., ha eseguito diligentemente gli ordini. Per quel che riguarda Prodi, le sue operazioni di svendita della SME sono fin troppo risapute: la Cirio a Cragnotti, la Italgel alla Nestlè e la Bertolli alla Unilever della quale era anche stato consulente (dicesi conflitto d’interessi, altro che Berlusconi!). Il resto della faccenda è storia del passato recente che s’appresta a ritornare (sarà vero che la storia non si ripete mai, ma gli involucri umani per ora sono gli stessi).
Infine, Mario Monti, (nome molto in voga in questo periodo)anch’egli, come abbiamo detto, presente alle riunioni del Bilderberg e compagno di avventure (molte!) di Draghi e Prodi. Oggi sponsorizza caldamente il Grande Centro, che tradotto in linguaggio volgare significa: presto non ci saranno più opposizioni, nemmeno parlamentari, ai disegni dei funzionari del capitale. La sinistra è in piena partita, solo che gioca a centrocampo, in un macht dove arrivano lanci lunghi che scavalcano i suoi uomini. Impareranno dall’esperienza a soccombere sotto i tradimenti alla base di questo sistema di riproduzione sociale.