I COMUNISTI E L’ULTIMO PACIFISMO
RIFONDAZIONE RESPINGE UN ORDINE DEL GIORNO CHE SI PRONUNCIAVA PER IL RITIRO DEL CONTINGENTE ITALIANO DALL’AFGHANISTAN E IMPEGNAVA I GRUPPI PARLAMENTARI A NON VOTARE IL RIFINANZIAMENTO DELLE MISSIONI IN IRAQ, AFGHANISTAN, BOSNIA E KOSSOVO. Contro l’o.d.g. hanno votato sia i bertinottiani che gli esponenti di "Essere Comunisti" (Grassi) e di "Sinistra Critica" (Cannavò), a favore solo Progetto Comunista (Ferrando) e FalceMartello (Bellotti)".
Non sapevo di questo odg, votato in pratica all’unanimità dai "rifondatori comunisti", che la dice lunga sulla volontà di "rispettare" lo stesso programma di 281 pagg. presentato a suo tempo dall’Unione.
Ritengo tuttavia inutile scandalizzarsi perché ormai è evidente, "in ogni dove", che siamo in mano a politicanti senza principi e senza orientamento se non il galleggiare nella melma. Siamo ormai alla fine di un’epoca; solo che è "storica" e può durare tempi poco sopportabili da chi vive secondo tempi biologici.
Del resto, basta guardare alla pantomima per il PresdellaRep. Ferrara e Feltri sono per D’Alema, alcuni della Rosanelpugno (radicali forse Boselli) no. Confalonieri – che non credo parli senza che il suo "capo" lo sappia preventivamente – dice anche lui che D’Alema va bene, ha già garantito una volta Mediaset. Si calcola che una trentina di voti di centrodestra andrebbero al più filoamericano dei "sinistri" (il presidente della guerra alla Jugoslavia) e una trentina di voti di centrosinistra mancherebbero all’appello.
Intanto Berlusconi, che non può passare da buffone di fronte al suo elettorato (il più vasto in termini relativi) – è buffone ma non può passare per tale – minaccia lo "sciopero fiscale" per l’"emergenza democratica" se passa D’Alema, perché capisce che questi elettori non capirebbero mai un simile "inciucio". Intervengono però subito Fini e Casini a dire che no, che così non va, non si può esagerare con la minaccia di insubordinazione. La Lega, per "senso della responsabilità", voterà Letta al primo voto, ma avverte che non è una costola della Cdl e, se le cose andranno in un certo modo, questo schieramento di centrodestra può considerarsi finito.
Alla fine, con l’80% di probabilità, il losco figuro che parlò – orwellianamente – di "difesa integrata", mentre bombardava allegramente la Serbia con gli USA nel 1999, diventerà Presidente alla quarta votazione. Il centrodestra, ma in particolare Berlusconi, urlerà ai soliti comunisti antidemocratici che impongono i diktat, gli altri destri pure si inalbereranno per un po’ di tempo, alcuni di loro – in specie settori UDC e qualche AN – attendendo che inizi il "mercato acquisti" per i voti (soprattutto al Senato).
Vi sembra brutto questo quadro? E’ in perfetta sintonia con i tempi; se non finisce così, sarà perché il solito "Diavolo ci mette lo zampino"; ma l’intenzione del "grande imbroglio" è palpabile in tutte le mosse che si stanno facendo (ivi compresa l’astensione dell’Unione alla prima votazione).
Comunque vada a finire la faccenda, è "tutto normale", e gli svolgimenti futuri non ne verranno sconvolti in nulla.
GIANFRANCO LA GRASSA