PRESA DI POSIZIONE DEFINITIVA (di GLG 10-3-10)

Intanto alcune premesse necessarie. Non da anni, ma da decenni non partecipo alla kermesse héroique delle “libere elezioni”; ho fatto un’eccezione per le europee del 1999 per motivi che qui non interessano. Come non credo in Dio (senza assolutamente menarne vanto) così non credo nella “democrazia elettoralistica” (e in tal caso un po’ di vanto invece lo meno, perché una grossa quota della popolazione pensa ingenuamente di poter decidere così i suoi destini). Oltre a questo, devo dire che quando divenni nel 1953 comunista, i compagni erano orgogliosi (ed io con loro) di andare al sodo, alla sostanza dei problemi, criticando il vuoto formalismo borghese, che predica l’eguaglianza dei diritti per tutti mentre in realtà crea condizioni di svantaggio reale per la stragrande maggioranza, a tutto favore di alcuni gruppi dominanti.
Oggi, invece, alcuni che si dicono ancora comunisti o almeno di sinistra radicale, anticapitalisti e quant’altro, attaccandosi a formalismi giuridici pensano di escludere dal voto, in cui dicono di credere, milioni di cittadini che li avversano. Passi per i rinnegati del “comunismo” e per alcuni gruppi di facinorosi lanciati a tutto spiano nel tentativo di creare il caos per pescare nel torbido, aiutati da un corpo dello Stato che ormai dal 1992 sta minando le strutture politiche e sociali del paese a favore dei peggiori e più parassitari gruppi dominanti italiani, servi di una potenza straniera. Da tempo ormai questo corpo è scatenato in un’azione viepiù eversiva; e la sinistra dei rinnegati gioca il suo ruolo di sicario privilegiato. Ebbene, coloro che fingono ancora di credere alla distinzione tra destra e sinistra, invitando a votare per quest’ultima, si pongono al seguito di tali forze (“colorate”) di sovversione che sempre più chiaramente eseguono gli ordini provenienti dall’estero.
Ovviamente, non crediamo che quella che si definisce “destra” – una parte della quale del resto trama, sempre meno nascostamente, con lo schieramento avversario allo stesso scopo – abbia una vocazione nazionale, difenda cioè gli interessi reali della parte fondamentale del nostro paese. Tuttavia, questa presunta “destra” non è la più delinquenziale accolita di sicari presente sul nostro territorio. E’ la presunta “sinistra” il pericolo principale; la destra mostra solo la sua divisione interna (con una parte che si accoda alla sinistra o comunque intrallazza con essa) e la sua incapacità, appunto, di ergersi a difesa del paese.
Che la sinistra sia il peggiore fra i nemici è ulteriormente dimostrato adesso dal suo ridicolo e menzognero attaccamento alla forma per escludere dal voto chi può superarla in questa insulsa competizione “democratica”. Una simile ipocrisia – oltre, lo ripeto, all’ormai forsennata offensiva “finale” della magistratura che ha usato, anche in questo frangente, il più fazioso dei doppiopesismi – è la prova irrefutabile della mala fede e disonestà di tale parte politica. Solo che, avendo di fronte gli sbandati e mollaccioni di “destra” (per di più disgustosi nel fare a gara per ingraziarsi la stessa potenza straniera), questa banda di lestofanti, definita(si) “sinistra”, è in grado di fare tutto ciò che vuole, mettendo a sacco ogni convivere civile.
Difficile quindi, per non dire impossibile, schierarsi data la presenza di simili gang. Si può solo dire che presto precipiteremo – non con certezza ma con buona probabilità – in un sostanziale colpo di Stato, di fronte al quale quello di “mani pulite” risulterà essere una pallida copia. All’epoca, non per disegno reale di una forza politica contrapposta ma per istinto di sopravvivenza di alcuni settori guidati da un “nuovo ricco”, ci siamo a mala pena, e solo parzialmente, salvati dal totale asservimento agli Usa e alla nostra finanza e industria “decotta”. La prossima volta, diventeremo autentici schiavi, ringraziando una volta di più quegli ipocriti e “sepolcri imbiancati” – sempre con la morale in bocca, mentre sono autentici “porcaccioni” – che si fingono “di sinistra radicale” o addirittura comunisti.
D’altra parte, nella storia si producono fenomeni d’inversione del genere. Gli ebrei furono massacrati – e lo furono, ritengo un’assurdità negarlo – ma si sono oggi trasformati in massacratori e complici di massacratori. I vecchi comunisti furono l’anima della Resistenza; oggi i loro eredi sono i più disgustosi e abietti servitori del peggiore dei capitalismi: peggiore nel senso d’essere ancora il più potente e pericoloso. Gli “occidentali”, sempre vermi, non sanno a che Santo votarsi per farsi perdonare i passati stermini; quindi si stendono ai piedi dei neri come Obama, presentano gli indiani d’America come fossero tutta bontà e saggezza, mentono spudoratamente su Gandhi e Mandela (nello sciatto e oleografico film di Eastwood; mi dispiace sinceramente per questa sua scivolata nella banale agiografia) trasformati in icone e “santini da baciare”. Intanto massacrano in Irak, Afghanistan, Palestina e via dicendo. Fra 50 anni vedremo opere melense di riabilitazione dei “cattivi” d’oggi, mentre altri popoli prenderanno il posto degli attuali quale obiettivo di nuovi eccidi.
Diciamo basta a questi inganni e raggiri. Oggi sono i sinistri i nostri più acerrimi nemici in quanto ipocriti cultori del “politicamente corretto”, subdolo strumento di annientamento di ogni pur minima nostra autonomia. Ci saranno senza dubbio persone in buona fede e sincere in tale schieramento. Più passa però il tempo e più non resta che smascherare chi ancora esita, chi sta “in mezzo al guado”. Quella che viene detta “sinistra” è oggi, irrimediabilmente, il male incurabile, è quella che sta approntando un colpo di Stato, nel mentre grida al fascismo degli altri. Chi ancora se ne sta da quella parte si sbrighi ad abbandonare simili loschi figuri. Non può continuare a dire che non ha capito la loro mala fede e disonestà, i loro intrighi e congiure in cui vengono coinvolti settori di popolazione, ormai paragonabili alla Vandea, alle armate bianche.
Nessuna falsa commiserazione per queste bande di ottusi e biechi facinorosi al servizio degli ipocriti, che si preparano a fare la festa al nostro paese. E nessuna simpatia per coloro che continuano a tentennare e giocare a chi è “giuridicamente” più bravo, mentre tutto si sfarina sotto i nostri occhi. Noi avremo simpatia solo per chi finalmente ci assicurerà la “disinfestazione”. Siamo in pericolo: bisogna dare sempre addosso alla “sinistra” del colpo di Stato e a quell’apparato che finge la giustizia mentre fa strame di ogni equilibrio e imparzialità al fine di favorire i golpisti. E si responsabilizzino i “corpi speciali in armi” nel fare rispettare la fedeltà in difesa dell’indipendenza del nostro paese. Si schiaccino i mestatori e i complottisti, mi sembra “ordinarlo” il semplice buon senso.   
Un ultimo avvertimento. D’ora in poi, bando alla falsa democraticità della discussione. Questo può valere in tempi normali, non quando la finta sinistra, i finti comunisti, i finti marxisti, gli ipocriti “democratici” e difensori della Costituzione, i falsi utopisti dell’Uomo o della Comunità, e altri cialtroni opportunisti, si mascherano così ma sono solo subdoli golpisti, attentatori dell’autonomia del paese. Non vogliamo più discutere con simili “avvolgenti” e menzogneri “pifferai”. Ognuno è pregato di fare la sua scelta. Nel blog accetteremo più che volentieri quelli che apporteranno nuove sfaccettature, nuove idee, nuove angolazioni per la difesa della nostra società: quelli che ancora si ostinano a stare “a sinistra” (o in connivenza appena mascherata con quest’ultima) sono nemici giurati, sono per noi volgari imbroglioni e mestatori, sono alleati dei golpisti. Hanno a disposizione tutto questo schifo di internet per sbrodolare il loro tradimento e la loro fellonia. Da noi più nessuna concessione di spazi.
Il blog è contro i golpisti, contro la sinistra (che non è tale), contro i comunisti e gli antifascisti (semplici rinnegati e degli uni e degli altri), contro i coadiutori del nuovo tentativo di colpo di Stato. Chiamo tutti ad una precisa presa di posizione: chi non ci sta, si allontani. Se ci ritroveremo in seguito, meglio, altrimenti va bene lo stesso. Mettiamo però fine a queste ipocrisie e finti “tormenti dell’anima”. La sinistra è il nemico da derattizzare; ciò non significa non provare schifo quando l’altro schieramento si prostra di fronte agli Usa, ad Israele, attacca l’Iran, manda truppe al servizio della Nato, questo puro organo statunitense. E’ solo un problema di priorità, di capire che il nemico subdolo, e strisciante come i vermi, è sempre il più pericoloso, il primo da combattere e, se possibile, schiacciare. Nulla più che questo. Poi, accettato questo, discutiamo insieme sul da farsi per la difesa del paese e smascherare i suoi s-venditori.
Chiarita irrevocabilmente la presa di posizione, se non arrivano gravi provocazioni dei “porcaccioni di sinistra”, procediamo nelle analisi già iniziate del resto da un bel pezzo. Tanto i golpisti e i loro subdoli sostenitori non sono certo convincibili con le parole, ma solo con il piombo. Poiché non spetta a noi somministrare la giusta dose di scariche di mitraglia, chiudiamo con questi cialtroni e venduti. Pensiamo a tutt’altre questioni, su cui un buon pezzo di strada è già stato compiuto, ma ne abbiamo ancora di più davanti a noi. Grazie della collaborazione.