QUESTA NOTIZIA HA DELL'INCREDIBILE di G.P.
Siamo nella primavera dei popoli, la gente si ribella ai tiranni, chiede emancipazione, autodeterminazione, indipendenza, dignità, sicurezza, certezza del futuro. Chiede terra, patria, amore e una vita autorganizzata. Aiutiamo gli oppressi, i vilipesi, i vituperati, i reietti, i maltrattati dal potere a tagliare il cappio del dispotismo affinché essi possano ricominciare a respirare l'aria buona della libertà. L'Italia è sempre stata in prima linea su questo fronte di giustizia e di riscatto come attestato dalla crisi libica. Adesso pare che forze speciali del Belpaese si siano impegnate in un altro scenario ed abbiano preso contatto con altri ribelli, che li stiano addestrando e armando per raggiungere l'importante scopo di scacciare gli usurpatori dal loro territorio umiliato e angariato da secoli di soperchieria e di soprusi. Un subdolo colonialismo, lontano dalle istanze e dai bisogni della collettività, tiene in scacco migliaia di donne, giovani, bambini, anziani. Ma la repressione del potere non si ferma e continua ad arrestare i ribelli, gli insorti, i rivoluzionari e tutti coloro che rischiano le proprie vite in nome di un supremo ideale di fratellanza, collante necessario alla costruzione di un mondo migliore e più solidale. Tutto ciò sta avvenendo a due passi da casa nostra. Come potevamo noi italiani restare a guardare questo scempio, questa vile aggressione ai diritti civili, democratici e umanitari di persone vessate e mortificate solo per aver preteso quello che tutti i popoli europei hanno conquistato da tempo? Si tratta di nostri fratelli ai quali è vietato l'uso della lingua, delle tradizioni, dei costumi. Ed anche se questo avviene con mezzi legali – perchè il potere dominante si autolegittima sempre per mezzo di leggi che esso stesso emana – lo scopo criminale è quello solito, cioè conculcare la libera scelta di questi cittadini. E sono quest'ultimi a reclamare la nostra attenzione, il loro grido di dolore arriva nelle nostre comode case, costoro ci interpellano per ottenere un sostegno nella loro battaglia per la salvezza e la pace. No, non potevamo sottrarci e dopo aver riunito un gruppo di paesi volenterosi l'Italia, forte dell'appoggio di una coalizione umanitaria, ha ottenuto dall'ONU una risoluzione di condanna (è la 1974), nonostante il voto contrario di un membro permanente il quale però nel frattempo, venendo smascherato nel suo spirito canagliesco, è stato espulso dalla Comunità internazionale. Tra qualche ora i jet dell'alleanza imporranno la no fly zone su tutta l'area ed anzi pare che gli aerei nostrani si siano già alzati in volo per far rispettare la risoluzione a suon di bombardamenti sugli obiettivi strategici. Finalmente anche questo popolo potrà tornare ad essere padrone del suo destino ed il satrapo verrà costretto alla resa con infamia e forse anche con la morte. Costui pagherà caro il suo disprezzo per la modernità, in questo mondo non c'è spazio per i prepotenti e per chi bastona i civili in marcia verso la libertà. Viva la Corsica indipendente, viva l'Italia paladina dei deboli, abbasso Parigi ed il piccolo Napoleone!
Ps. Si lo so, tutto ciò non accadrà mai. Tuttavia mai fomentare un simile livello di odio settario e separatista come fa l'occidente in questa epoca perché, prima o poi, anche l'inimmaginabile può diventare realtà. Non è la prima volta che la Storia si ritorce contro i suoi stessi architetti soggettivi. Ed essa oggettivamente riesce ad andare molto oltre una siffatta narrazione fantastica quando decide di mettere in scena sé stessa.