I CETRIOLI DI MARE

La realtà batte sempre la fantasia e non si fa in tempo ad acciuffarla che ti scivola via con un ulteriore scatto di intrinseco realismo che supera qualsiasi estrinseca immaginazione soggettiva. Dagli intellettuali di sinistra pensavamo di averle viste e sentite quasi tutte: girotondi, tavole rotonde, gruppi in fusione fusi di cervello, sedute collettive in salotto col criminologo, lo psicologo, il naturologo, il tuttologo, quattro amici anarchici al bar, ecc. ecc.. Ci eravamo sbagliati, ci mancava la regata transatlantica per abbozzare un programma in 7 punti con l’intento di migliorare il Paese. Che se li porti il vento e l’acqua che scorre veloce, avrebbe detto Catullo! Ma non è uno scherzo, una sinistra ciurmaglia si è imbarcata da Genova il 25 aprile con direzione New York per farsi ispirare dalle onde e vomitare un programma rivoluzionario al fine di salvare l’Italia. I pirati del progresso con le bende agli occhi e le corsare del femminismo vento in poppa e poppe al vento hannp preso la corrente e stanno veleggiando verso il mondo nuovo dove tutto è più bello, dove tutto è più umano. Organizzatore della manifestazione il geometra Filini, dell'ufficio politico Sinistri (appunto!), guest star la Contessa Serbelloni Mazzanti Viendalmare (e da dove sennò!). Navigatori d’eccezione alcuni impiegati della cultura e qualche padroncino illuminato: Alessan­dro Baricco, Riccardo Illy, Giorgio Faletti, Lella Costa, Matteo Marzotto, Piergiorgio Odifreddi, Oscar Farinetti, il ragionier Ugo Fantozzi, la signorina Silvani, il geometra Calboni, mentre la regia della traversata oceanica è stata affidata al dott. Guidobaldo Maria Riccardelli, quello che costringeva i colletti bianchi della Megaditta, nella saga dei film interpretati da Paolo Villaggio, a guardare il capolavoro di Eisenstein la Corazzata Kotiomkin in russo con sottotitoli in polacco. Il risultato sarà lo stesso del cineforum aziendale: UNA CAGATA PAZZESCA. Gli ottimati marini, tra spruzzi di acqua e di champagne, tartine al caviale e crudités de mer, puntano ad elevare la nazione che oggi sarebbe in mano ai mediocri essendo il loro acume intellettuale il metro per giudicare il livello culturale di un popolo intero. Ecco il diario di bordo sul quale si concentreranno i nostri marinai: 1.Meno politici più politica, 2.Ridurre la spesa corrente, 3.Mi­gliorare le entrate, 4.Smettiamola di giocare al­la guerra, 5.L’Italia nel mondo, 6.Per la qualità della vita, 7. Meno leggi più disciplina-Meno Chiesa più Gesù. E siamo già alla camminata sulle acque dei divi della democrazia e delle pasionarie della libertà. Un abisso di qualunquismo che nemmeno le erre arrotate di questi radical-chic in simil-pelle popolare rendono meno volgare. Le olutarie – volgarmente dette pizze marine o cetrioli di mare, e chi viene dalle mie parti sa che non è un complimento – della civiltà sono un’esca perfetta per gli allocchi militanti dell’antiberlusconismo. Questi signori hanno perso la bussola della ragione ma pretendono di indicare la giusta rotta a tutti gli italiani. Il naufragio è assicurato. Purtroppo però li vedremo galleggiare, gli stronzi non affondano mai.