FAR SALTARE LA "MOSCHEA" AL NASO
Nonostante la batosta del primo turno alle comunali di Milano non è cambiata la linea oltranzista del Pdl che persevera battendo su questioni retrograde e primordiali per recuperare voti sulla coalizione avversa, ancora avanti di qualche punto nel gradimento dei milanesi. Continuare a sostenere che con Pisapia sindaco Milano si trasformerebbe in una Zingaropoli o in un covo di scalmanati contestatori dei Centri sociali vuol dire non avere alcun rispetto per l’intelligenza del popolo lombardo il quale, evidentemente, secondo Bossi e Berlusconi, porta ancora l’anello al naso e si propizia benessere con riti sciamanici e danze tribali. Ma stiamo parlando di una delle comunità più laboriose e sviluppate d’Europa che agli scongiuri, alla superstizione e alle promesse da marinai dei leaders di centro-destra contrappone il più sostanziale pragmatismo dello “sgamelà” e del fare “schei”. Ci vuole una bella faccia tosta per raccontare in televisione, a reti unificate, tali amenità. Gli italiani, che la sanno lunga, avranno di certo pensato: se vince il cosiddetto estremista avremo qualche zingaro in più e qualche sgombero in meno, se vince la cosiddetta moderata avremo un’orda di scemi al governo della città. Chissà perché poi questo moderatismo politico deve costantemente esprimersi con un’esasperazione ed un’intransigenza verbale che porta al parossismo i pregiudizi dei bassifondi e i preconcetti degli “altifondi” sociali. Se la moderazione deve coincidere sempre con la perdita di equilibrio delle posizioni vuol dire che o non funziona il concetto oppure non funzionano i portatori dello stesso. In un caso come nell’altro la categoria sarebbe da abbandonare perché non ha uno statuto realistico permanente e perché procura misere figure a chi tenta di costruirsi la carriera politica spandendo a destra e a sinistra misura e ponderazione con un tono da killer. Persino l’ultima trovata del Capo del carroccio di spostare i ministeri a Milano entra di diritto nel novero di baggianate a fini elettorali ai quali i nostri concittadini hanno smesso di credere dai tempi della prepubescenza. A questo giro B. ed il suo entourage si sono rivolti all’agenzia sbagliata per farsi accompagnare nella contesa, anche perché i bambini 0-12 non si recano alle urne e preferiscono i cartoni animati ai pupazzi di Stato. Eppure, di argomenti seri per smascherare Pisapia ed il suo falso socialismo ce ne sarebbero a iosa, a partire dall’endorsement dei poteri forti largamente ricevuto dall’avvocato difensore di De Benedetti. Questa contraddizione, che è pari ad una immane bugia narrata ai ceti deboli meneghini dal candidato del Centro-sinistra, vale mille volte di più delle cavolate su cui stanno puntando quelli del Pdl come aumento delle tasse, campi rom e zingarate varie. Far saltare la “moschea” al naso degli italiani li farà precipitare con certezza nella sconfitta. Se trasformi una mosca politica in un elefante da consensi poi non puoi pretendere di abbatterlo col DDT delle promesse dell'ultimo minuto. Oltre alla cadrega perdi anche la faccia. Per la seconda non c'è più nulla da fare, per la prima basterà attendere il ballottaggio.