We came, we saw, he died..ahahah
Ci sono stati tempi in cui Hillary Clinton camminava con il capo chino per il peso delle corna. Più che una Minerva un Minotauro insomma. Mentre il consorte fedifrago cercava di convincere il mondo che il coito orale non è fornicazione ma un’ intervista spinta alla stagista in calore, la mogliettina lo difendeva pensando alla carriera e alla Casa chiusa Bianca dove chi meglio cavalca più comanda. Si tentava di far passare l’idea che il karaoke presidenziale fosse normale, almeno fino a quando la menzogna non diveniva globale e teatrale. Scioglilingua di bugie politiche a cappella che però escludono rigorasamente l’uso di strumenti a fiato. Ma Clinton volle negare, contro ogni evidenza, di aver maneggiato il piffero, trovandosi quasi impalato per non aver confessato di essersi trastullato nella camera ovaie con l’apprendista delle stecche che canzoni non stona ma bacchette flette. C’era da capirlo povero Bill balls ballons, non deve esser stato facile trascorrere la vita con una donna così incapace di trombeggiare eppure così abile a fiatare. Ed allora meglio una bocca larga che gonfia di una bocca di fogna che brama ma non pompa. Ci siamo lamentati dell’Italia dove lo Stato si è fatto bordello dietro le scappatelle del menestrello e ci ritroviamo in un mondo depravato laddove le degenerate divengono segretarie di Stato. Al cospetto della morte di Gheddafi la Signora ha riso di gusto esclamando We came, we saw, he died. E poco importa che in nome della democrazia il presunto tiranno veniva sodomizzato per la via. Anzi, con quest’atto indegno ed infame i ribelli hanno dimostrato l’appartenenza alla famiglia occidentale dove la sevizia sessuale è segno di maturità governamentale. La virago, del resto, è cresciuta alla corte del marito che per distrarre da una fellatio e da un 69 scatenò una guerra in Serbia nel ‘99. L’occidente è il regno delle libertà, nel senso che si prende tutte le licenziosità che vuole senza rispetto di alcun codice di onore. Ciò che è successo in Libia finirà un giorno sui libri di Storia e ricorderà ai nostri simili le bassezze di cui siamo stati capaci nel XXI secolo. Siamo giunti così in basso che ormai scrutiamo l’orizzonte del domani da un buco troppo stretto per la vista di esseri umani. C’è poco da ridacchiare, dunque, nostra regina delle natiche.