Autore: G. P.
Sul cinema ma anche altro
Venezuela e Limes
Ancora un pessimo articolo di Limes. Ormai da quelle parti si fa indigestione di “realtà”. Il sapiente Fabbri scrive: “Nessun governo agisce per principio. Piuttosto, si serve dei principi per agire”. Bel giro di parole, per dire cosa? Che il […]
Continua a leggereAncora sul 25 Aprile
LIBERAZIONE UN C…O
LIBERAZIONE UN C…O
25 Aprile. Diciamo solo poche cose perché è venuta a noia anche a noi questa carnevalata della “liberazione” che oppone gli antifascisti di professione ai fascisti immaginari e agli anticomunisti del piffero (per lo più liberali senza pudore). Non c’è nessuna liberazione da festeggiare, essendo stata l’Italia occupata, dalla fine della II GM, dagli Americani. Tutto sommato i tedeschi, alleati che pugnalammo alla schiena, si trovavano in Italia per difenderci e difendersi dai nostri comuni nemici. Dopo il tradimento si lasciarono andare ad episodi di vendetta ma chi non lo avrebbe fatto? Alla fine furono sconfitti, la cosiddetta occupazione tedesca durò poco mentre quella statunitense va avanti da più di 70 anni. Si guardi la magnifica scena del film “Tutti a casa”, allorché dei soldati italiani, ignari del voltafaccia del Re, si vedono mitragliare dai tedeschi e credono che siano quest’ultimi ad essere passati con gli Alleati. Un grande Albero Sordi, con una battuta, traduce la tragedia storica in farsa cinematografica, più realistica della realtà (https://m.youtube.com/watch?v=qqbHkPSRbhM).
Ciò che accadrà negli anni seguenti sarà ancora ben rappresentato da Sordi in un altro film, Un Americano a Roma. Gli italiani saranno meschinamente travolti dal mito americano (https://m.youtube.com/watch?v=kSAAxPNO3Ak). Ancora oggi sentiamo ripetere che quella americana è la più grande democrazia del mondo. A chi lo dice dovrebbero cadere i denti.
La liberazione è appunto un mito per ipocriti, servili e ancora una volta traditori della nazione. Sia chiaro, una Resistenza al fascismo ci fu ma la fecero i comunisti e non di certo in nome della libertà. Scrive Cossiga: “Il Partito Comunista ha quasi monopolizzato il comando della lotta partigiana anche in forme violente…ha monopolizzato il ricordo, e anche giustamente, perché la resistenza è stata almeno per l’80% comunista, e senza il Pci non ci sarebbe stata resistenza.” I democristiani e i loro soci avevano tutt’altra idea ed infatti combattevano poco e si nascondevano dietro agli americani. I partigiani comunisti li avevano in odio quasi quanto avevano in odio i fascisti. C’è un episodio dimenticato che è bene ricordare. De Gasperi, padre della Repubblica, scriveva agli Alleati di bombardare Roma con più intensità per fiaccare la popolazione. Dopo la guerra Guareschi pagò con la galera l’aver riportato a galla questo avvenimento. Il Presidente democristiano pretese di smentire le prove del giornalista giurando sulla bibbia, come facevano i sovrani barbari nel medioevo. I tribunali diedero ragione a lui e torto a Guareschi. Questa è l’Italia liberata. Chiudiamo in bellezza, perché la retorica dell’antifascismo ci ha rotto veramente i coglioni: https://m.youtube.com/watch?v=20qKXHb3us8
Continua a leggereIl 25 Aprile, collocazione storica
Libia, incendio limitato a revisione dei rapporti
TEMPO DI VITA E TEMPO D’AZIONE, di GLG
1. Sembra intuitivo il fatto che la linea di scorrimento temporale avvenga sempre in un unico senso, sia irreversibile. Come si dice, la freccia del tempo sarebbe costantemente rivolta in avanti; gli avvenimenti si snoderebbero insomma dal passato verso il […]
Continua a leggere