Lasciate ogni speranza voi che votate di GLG

Ogni sorpresa è mancata, si è ufficialmente saputo ciò che già era evidente. Il “nano” ha proposto il “grigio” uomo di “destra” come possibile premier. Tra i due “grigi” ho la sensazione che sia un po’ meno scuro Gentiloni (non tanto, un po’) mentre Tajani è proprio il più “insulso” essere a-politico presentato in questa misera campagna elettorale. Il “nano” non poteva d’altronde avere in testa nessun altro suo servo così piattamente fedele. Nemmeno desta in fondo sorpresa che costui venga accettato da Salvini, il quale ormai è in “caduta libera” come ogni altro politicante fasullo. L’altra componente della coalizione di “centro-dx” non nasconde il suo mal di pancia, ma comprendo che non ha i voti sufficienti per poter alzare la voce oltre un dato tono.
Guardate questo fuori onda assai prezioso, che la dice assai lunga: qui

 

Salvini è addirittura preoccupato che il Pd vada sotto il 20%, vuole almeno il 22%. Pensate che marcio opportunista è. E sa benissimo degli accordi tra il suo “collega” Maroni e il “nano”. L’importante è che i “5 stelle” – con cui lui nemmeno ha tentato qualche approccio, restando invece schiacciato su chi è pronto a tradirlo in ogni momento – non vadano troppo avanti. Anche dei “pentastellati” è impossibile dire qualcosa di ben definito poiché ancora è molto poco chiaro che cosa faranno del loro cospicuo pacchetto di voti (e probabilmente pure di parlamentari) che dovrebbe essere il più numeroso, però in perfetta solitudine (almeno in prima battuta). Con chi poi tenteranno di allearsi, ammesso che ciò risulti possibile? Dipende dai voti espressi domenica; allora sapremo quale “cumulo di immondizie” ricoprirà principalmente il suolo italiano. Propendo ancora per un finale accordo (non comunque facilissimo) tra Pd, FI, LeU e “maroniani”. Però anche Salvini tenterà di tirare la coltre un po’ più verso di lui; e pure i “5 stelle” alla fine (diciamo forse, non diamolo per scontato in assoluto) tenteranno qualche escamotage, che li faccia entrare in lizza per la suddivisione delle spoglie di questo povero paese. Ci saranno probabilmente i transfughi delle varie liste, che non se la sentiranno di accettare i diversi possibili “inciuci”. Non saranno però molti; e saranno quindi assai più che compensati in numero dai parlamentari, che passeranno da uno schieramento all’altro pur di garantire i loro 5 anni di lauto stipendio.
Insomma, siamo prossimi alla più meschina e squallida farsa elettorale – vera “magnifica” espressione di questa pantomima detta “democrazia” e “libera scelta del popolo sovrano” – mai avutasi in Italia. Eppure, dopo la liquidazione della “prima Repubblica” (non esaltante, per carità, ma non a simili livelli di vergogna e opportunismo) mediante la sporca operazione detta “mani pulite” – i novelli “badogliani” non hanno avuto nemmeno il coraggio di sconfiggerla politicamente – eravamo già scesi assai in basso. Adesso battiamo ogni altro primato precedente. Se proprio si vuol votare, si eviti almeno lo schieramento di centro-sx e anche quello di centro-dx (dove l’unica a mantenere un minimo di dignità è la “ragazza”, ma conta poco in voti). Soprattutto si capisca che il nemico principale, non semplicemente da battere ma da spazzare via, è il “vile traditore per tutte le stagioni”. E addosso a chi continua a tenergli bordone.
Dovremmo pure parlare dei nostri “cotonieri”, che sia pure in sordina sono all’origine di tutti i mali di quest’ultimo quarto di secolo. E si ascolti l’ultimo discorso di Boccia, molto significativo; altri bei “badogliani”. Tuttavia, si avrà modo di dedicarsi a loro più avanti. Adesso “godiamoci” questa domenica di “fulgido esempio” di come un paese va incontro al suo “amaro destino”.

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