Intervista a G. La Grassa:”Teoria della società, un nuovo inizio”. (a cura di M. Tozzato)

Sulle “deformità” nei nostri video.

La Grassa preferisce che io stia al suo fianco durante le video interviste. Succede, a volte, che un piccolo urto, magari causato dal passaggio dei gatti, provochi lo spostamento e, quindi il peggioramento dell’inquadratura. Se ci fosse assieme a noi una terza persona si andrebbe meglio. Ma in fondo, tanto per ridere o forse no, le “de-formità” di questi video potrebbero essere considerate una contestazione rispetto alla banalizzazione del mondo e delle cose che con l’avvento definitivo dell’”ultimo uomo” si è pienamente realizzata. Il brillante stile polemico di Petrosillo e la sua capacità di prendere a schiaffi il “politicamente corretto” come anche la critica teorica di La Grassa – che non usa le buone maniere nei confronti sia dell’economicismo e della retorica politica liberale sia di quelle posizioni nostalgiche, attardate, che pur di non staccarsi dal loro utilitarismo mascherato da socialismo preferiscono non guardare in faccia la realtà – esprimono entrambi, nel nostro blog, il rifiuto di allinearci allo “spirito del tempo”. Viviamo in una società in cui si da per assodata, come “verità incontrovertibile”, la proclamazione di una serie estesa di “diritti umani” nella forma che le grandi potenze hanno codificato nel periodo bipolare, quando è prevalsa la stabilità delle aree di influenza e l’egemonia Usa e occidentale. A questa “verità” assodata si affianca la tecnica come fatticità indiscutibile con lo scopo di semplificare e ridurre gli scopi a pura lotta per la supremazia da una parte e per il benessere materiale dall’altro. Non è, con questo, che voglia perorare fumose finalità alternative ma devo ribadire che la faccia dell’”ultimo uomo” per il quale i “grandi” problemi sono semplici da comprendere, che banalizza e omologa ogni cosa e che ride beffardamente di tutto, a patto di avere da mangiare e da bere a sufficienza, non mi piace proprio. Siano benvenuti i “lavori ben fatti” ma per favore non tralasciate anche qualche “spigasso” (scarabocchio) formale se tenta, magari non riuscendovi a volte, di proporre idee che aiutino a non afflosciare del tutto la nostra capacità di pensare-contro.

Mauro T.

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