Autore: G. P.
La via della democrazia
…E questo è un gioco da banditi, amici miei, che si chiama democrazia! (E. L. Masters) Che cos’è la democrazia? Non certo il potere del popolo o il popolo al potere. Già etimologicamente non ci siamo proprio, come […]
Continua a leggereGLI STRATEGHI AMERICANI SCARICANO OBAMA SULL’UCRAINA?
Il fronte americano è tutt’altro che compatto dietro alla non strategia mondiale del Presidente Obama. L’Affaire ucraino lo prova una volta di più. Gli esperti statunitensi iniziano a mugugnare sulle scelte del Capo che lasciano insolute ataviche e incancrenite […]
Continua a leggereTUTTI ZITTI. E MOSCA?
Contrordine amici dell’ovest! Il soccid (società occidentale) ha cambiato gli slogan. L’Iran era cattivo, adesso è buono. Il colpo di stato è un bene, le elezioni sono un male, i referenda sono pessimi, roba da dittatori putiniani. Restano invariati i […]
Continua a leggereEUROPONIA
Dovrei essere più europeo, così mi suggerisce qualcuno. Mi riesce molto difficile e mi sembra quasi una barzelletta già dall’attacco: c’era un italiano, un inglese, un francese, un polacco. Li guardo e no so cosa dire, sorrido per rompere il […]
Continua a leggereLA SPAR(T)IZIONE DELL’EUROPA
La Russia è considerata il nemico numero uno e un pericolo persistente dagli Usa che non intendono mollare l’osso unipolaristico benché, oramai, l’ordine geopolitico unilaterale che essi hanno in mente sia meno di una remota eventualità il cui prezzo, peraltro, […]
Continua a leggereGli americani dietro il Golpe in Ucraina
Le ingerenze esterne nella sedizione di Maidan vengono a galla con particolari choccanti (non tanto per noi). Dopo la telefonata intercettata dai servizi segreti russi, qui , tra Victoria Nuland, diplomatica americana che ricopre la carica di Assistant Secretary of State for European and Eurasian Affairs per il Dipartimento di Stato USA e l’ambasciatore statunitense a Kiev, Geoffrey Pyatt, nella quale i due decidevano, mandando a quel Paese l’Europa, chi tra le forze golpiste ucraine avrebbe dovuto gestire la transizione, viene rivelata (sempre dall’Intelligence del Cremlino) un’altra comunicazione, qui , tra la baronessa Catherine Ashton, Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza dell’Unione europea e il ministro degli Esteri estone Urmas Paet.
Quest’ultimo di ritorno da Kiev rivela al politico inglese che “Tanto tra le persone quanto tra i manifestanti ci sono stati morti uccisi dai cecchini. Gli stessi cecchini uccidevano persone su entrambi i fronti. C’è l’impressione sempre più forte che dietro i cecchini non ci sia Yanukovych ma qualcuno della nuova coalizione.” Avete sentito bene. Con tanto di prove fotografiche e dichiarazioni di medici vicini ai manifestanti che hanno soccorso i feriti, Paet mette in guardia i vertici europei su Maidan, che non è quello che si crede, per quanto esista indubbiamente un malcontento popolare verso una classe dirigente corrotta ed incapace di risvegliare l’economia della nazione.
A questo punto non è difficile intuire chi c’è dietro il putsch di Kiev che Bruxelles, nonostante le informazioni in suo possesso, avvalora con aiuto finanziario e sostegno economico. Chi è dunque dalla parte sbagliata della storia, Putin come afferma l’incauto Obama o lo stesso presidente americano? Noi abbiamo segnalato per tempo tutte le “incongruenze” tra la versione dei fatti comunemente accettata dalla famigerata Comunità internazionale e la direzione reale degli avvenimenti in varie occasioni (qui , qui , qui, qui ). Purtroppo, la nostra voce che sale da un piccolo blog relegato nei meandri della rete viene ricevuta da pochi (ma speriamo buoni).
Tuttavia, non crediate che quanto venuto a galla in questi giorni sia sufficiente a far cambiare opinione ai nostri governanti europei i quali di mestiere fanno i servi della Nato e per hobby i mistificatori dell’evidenza storica. Quindi non aspettiamoci nulla dall’Europa unita, mentre auspichiamo lo scollamento del fronte comunitario a causa dell’emergenza di interessi particolari di qualche membro, come la Germania, che difatti sta timidamente rompendo le righe. Adesso i crucchi temono che l’ “operazione”, alla quale essi hanno partecipato con subdole istigazioni, finisca con l’avvantaggiare soltanto il partner d’oltreoceano. Inoltre, referenti istituzionali tedeschi come l’ex premier Schröder e l’attuale ministro degli esteri Steinmeier coltivano buoni rapporti con Mosca. Proprio questi legami sono stati stigmatizzati dalla stampa statunitense e dai caporioni di Washington che si sono affidati alla Merkel, il loro “uomo” a Berlino, per limitare l’azione dei suddetti politici troppo vicini a Putin.
E’ ormai innegabile il dato che i destini dell’umanità siano in mano a pessimi elementi, avventurieri del caos e della destabilizzazione globale, come Barack Obama, detentori di Nobel alle intenzioni smentite dai successivi accadimenti. Il Capo della Casa Bianca è l’unico fuori dalla realtà, essendo il capostipite di una cricca predominante che non vuole accettare la trasformazione degli equilibri planetari e l’evoluzione geopolitica della scacchiera mondiale in senso multipolare. Per preservare questo strapotere, fuori da ogni logica evenemenziale, sta trascinando stati e popoli nel disordine e nella guerra. L’Europa che non vuole sganciarsi da questi poteri internazionali, dai quali si fa dettare l’agenda politica e finanziaria, rischia di trasformarsi in un avamposto della crisi sistemica globale dove tutte le tensioni generali verranno a scaricarsi con grave nocumento per i suoi cittadini.
Nel frattempo, dopo quanto appreso, si dovrebbe immediatamente rimuove lady Ashton dalla funzione che svolge. Tale bar(b)oncina incapace che non aveva nessuna esperienza internazionale alle spalle prima di assurgere a capo della diplomazia europea è l’emblema di questa UE senza coraggio e senza spina dorsale. Un vero delitto verso i popoli europei in un’epoca che si annuncia densa di sconvolgimenti.
Continua a leggereDue racconti di Franco Nova (chi indovina chi è vince l’uovo di colombo)
Gallina vecchia I due pensieri fondamentali
Continua a leggereLA RIVOLUZIONE E’ FINITA. METTETEVI L’ANIMA IN PACE
Il vero banco di prova di un Esecutivo che annuncia grandi cambiamenti è la politica estera. I nostri bimbominkia governativi, appena saliti sugli scranni ministeriali, hanno invece reiterato, sull’affaire ucraino, la solita litania priva di autonomia che si adegua al […]
Continua a leggereLA CADUTA DEGLI “DEI”, LA SFACCIATAGGINE DEGLI “EROI”
Ancora con la vecchia storia dei dittatori sconfitti e le ricchezze accumulate alle spalle del popolo. Vi ricordate quando fu abbattuto Saddam Hussein? Il satrapo aveva rubinetterie, cessi e maniglie delle porte in oro, oltre a palazzi di tremila stanze […]
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