di Gianfranco La Grassa 1. Nei modelli teorici si parte spesso da una presupposta situazione di equilibrio, che si sa bene servire soltanto da base per studiare poi i processi di non equilibrio. Ad es. Marx (libro II de IlCapitale, […]
“Ad A.A. Bogdanov, uomo straordinariamente simpatico, docile e innamorato di Lenin, ma un po’ permaloso, toccò ascoltare parole molto taglienti e pesanti:
«Schopenhauer dice: “Chi ragiona in modo chiaro, espone in modo chiaro”. Io penso che non abbia detto niente di meglio. Voi, compagno Bogdanov, esponete in modo non chiaro. Spiegatemi piuttosto in due o tre frasi: che cosa dà alla classe operaia la vostra “sostituzione”29 e perché il machizm è più rivoluzionario del marxismo?».
Bogdanov provò a spiegare, ma parlò in maniera assolutamente fumosa e verbosa.
«Fermatevi», gli consigliò Vladimir Il’ič. «Qualcuno, mi sembra Jaurès, ha detto: “Meglio dire la verità, che essere ministro”, e io aggiungerei anche machist».
Poi giocò infervorandosi a scacchi con Bogdanov e dopo aver perso si arrabbiò, addirittura scoraggiandosi, quasi come un bambino. Da notare che anche questo sconforto infantile, così come la sua straordinaria risata, non inficiavano l’unità globale del suo carattere.
A Capri c’era un altro Lenin, un compagno magnifico, un uomo allegro, con un interesse vivo e inesauribile per qualsiasi cosa al mondo, con un rapporto straordinariamente tenero con le persone.”
Vi propongo alcuni estratti da Fede e Scienza di Bogdanov e altri dal recente saggio di Carlo Rovelli, Helgoland (vi consiglio l’acquisto), in cui si affronta, nei primi paragrafi del Capitolo V, la polemica tra Lenin (che aveva scritto Materialismo […]
Il 20 e 21 settembre gli italiani verranno disturbati per l’ennesimo referendum inutile, voluto da una classe politica senza arte né parte che convoca i cittadini ad esprimersi su questioni prive di rilevanza, al pari di chi le reclama. […]