BASTA CON IL “VILE NANO”. CACCIARLO AGLI INFERI! di GLG

gianfranco

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non so cosa ci voglia ancora per i cretini e meschini dei suoi “alleati”. Adesso addirittura porta in auge Calenda, ministro del governo piddino, il cui unico merito è di essere nipote di Luigi Comencini (meno di essere figlio di Francesca Comencini). Un individuo che ha riscosso successo presso i grandi imprenditori italiani (privati), quelli che hanno portato il paese, già quinta e poi sesta potenza industriale (mezzo secolo fa), alla penosa situazione odierna; e che tutto sommato vogliono la forte immigrazione che ha fatto scendere i salari. Secondo lo stesso Boeri, gli immigrati (e quelli “non in nero”!) prendono il 15% in meno del salario degli italiani. Il vile “nano” pretende di rassicurare gli inetti suoi “alleati” (che hanno perso l’occasione di sputtanarlo mille volte) dicendo che il Nazareno è finito. Semplicemente perché Renzi è in questo momento in netta difficoltà; tornasse a risalire, si butterebbe a pesce in nuovi accordi.

E ha il coraggio di affermare che Gheddafi era un uomo leale e ne tesse le lodi. La memoria di questo popolo è così corta? Il vigliacco era premier quando il leader libico è stato aggredito (e senza nessun accordo nella Nato) e lui ha solo trovato modo di pronunciare il “sic transit gloria mundi”. E anche mente dicendo che la responsabilità di quell’aggressione è di un leader europeo. Intanto sono stati due Stati, Francia e Inghilterra, a dar fuoco alla miccia. Inoltre, solo dei mascalzoni abituati a sempre mentire possono far finta di non sapere che si è trattato di una mossa della strategia obamiana (autrice della sedicente “primavera araba”, appoggiata da tutte le immonde “sinistre” europee e italiane in specie), basata sull’uso di “alleati” (di sicari) al contrario di quella di Bush, convinto dell’azione diretta (come in Afghanistan e Irak). Prima dell’attacco franco-inglese, navi americane lanciarono alcune decine di missili e distrussero quel poco di aviazione e difese aeree libiche.

Berlusconi è un mentitore, viscido, pronto alle peggiori giravolte e tradimenti; e si è venduto a Obama, lo ripeterò un milione di volte, a Deauville (G20) nel maggio 2011 per salvare i suoi interessi personali. Da allora ha sempre operato per portare l’opposizione a scelte tali da favorire la nascita di una Dc in sedicesimo, un immondo intruglio di miserabili opportunisti, con semplici critiche inoffensive verso la UE (questo imbroglione matricolato aveva perfino fatto il nome di Draghi come possibile premier italiano) e pronti a sempre servire qualsiasi gruppo sarà al comando negli Usa. Se i suoi “alleati” (e Toti, che giocava a differenziarsi un po’ dall’interno) non lo combattono e continuano a pensare a qualche voto (e ne perderanno a favore di FI, se così continuano), vanno trattati allo stesso modo di questa infinita abiezione del peggiore doppiogiochismo cui ci hanno abituati i ceti dirigenti italici.

PS Lascio la foto per chiedere: i due “figuri” che ha al fianco sono Salvini e Meloni? Sono molto cambiati: mutazione genetica?

PS II Ah, mi ero scordato la sua sparata su FI al 30% e sul coacervo di opportunisti sotto la sua direzione al 51%. Dato che non penso sia un visionario cretino, è ovvio che sa benissimo di star affermando un puro “sogno”, che è però, nel contempo, un “pizzino” ai suoi futuri reali “alleati” centristi: stiamo tutti insieme e le “ali”, vecchia “sinistra” nostalgica e “populismi”, saranno messi in angolo.